Collettivo Diablerie
Dalla frustrazione generata dalla censura dei social nasce l’idea di creare un magazine indipendente e materiale; uno strumento di condivisione alternativo in grado di privilegiare qualità e bellezza piuttosto che velocità di fruizione e quantità. Diablerie punta non solo a diffondere concretamente contenuti di qualità, ma anche a ridefinire il senso stesso di fruizione, mettendo in discussione i più comuni preconcetti alla base della censura stessa: moralità, etica, estetica, volgarità. Diablerie esiste solo in forma cartacea, per precisa scelta editoriale. Su internet e sui social sono presenti solo brevi trailer. Le fotografie di Diablerie parlano, poiché la fotografia è linguaggio. E colpire chi guarda è uno degli obiettivi della rivista. Le prese di posizione contro pensiero religioso, superstizione, discriminazione e capitalismo sono nette e manifeste.