Compagnia Arearea

Circo all’inCirca

IoDeposito

Puntozero 

 ETRARTE

Quarantasettezeroquattro

Performance e installazioni_INTERSEZIONI_ZONE DI CONTATTO

Intersezioni FVG

Intersezioni Live: Performance &amp; Networking Pomeridiano

Museo Friulano di Storia Naturale

Aumentare le zone di contatto fra operatori culturali, portatori di interesse e pubblico. E farlo in maniera sempre più professionale.Con questo spirito, la rete Intersezioni - Arearea, Circo all’InCirca, Etrarte, IoDeposito, Punto Zero, 4704 - organizza per il 27/9 una giornata dedicata alla formazione presso il Museo Friulano di Storia Naturale di Udine.Nel pomeriggio il Museo sarà aperto al pubblico per un’immersione multidisciplinare nel contemporaneo con sorprendenti performance itineranti di danza e circo, installazioni visive, percorsi sonori e laboratori per bambini.Parlare e coinvolgere tutti: così noi aumentiamo le zone di contatto.

Programma

Apertura al pubblico

La carta è il luogo della scrittura, la materia sulla quale si concretizza l’idea della danza.
Fogli, giornali, cartoline, compongono l’orizzonte dentro al quale possiamo indicare una nuova direzione allo sguardo, lanciare un messaggio a qualcuno che abita lontano, ma anche ricevere un regalo che non apriremo mai. Le vie di carta è il miraggio di un giovane viaggiatore che esplora dentro di sé un nuovo racconto.
Coreografia: Marta Bevilacqua, Loredana Parrella, Yoris Petrillo
Danzano: Giovanni Consoli, Margherita Costantini, Luca Di Giusto, Angelica Margherita, Andrea Rizzo
Musiche: Anna Müller, Ceeys, Trinix & Mariana Froes, Weval
Produzione: Compagnia Arearea 2025
Co-produzione: Twain Physical Dance Theater
Con il contributo di: MiC, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

Le vie di carta_sul viaggio

Il collettivo proporrà vari interventi estemporanei di circo: dopo una prima indagine degli spazi messi a disposizione dal museo, il gruppo di artisti e artiste formato da Valentina Bomben, Simone Di Biagio, Sarah Ferretti e Davide Visintini ha composto una serie di interventi “in situ” finalizzati alla valorizzazione di spazi, prospettive e architetture normalmente inosservati dal passante distratto. Non si tratta di un’opera compiuta dunque, ma di un’improvvisazione che si baserà sulle tecniche di manipolazione d’oggetti, acrobatica in coppia e acrobatica aerea.

Improvvisazione

Michela Tabaton-Osbourne, Ivere
Pietra d’Aurisina e frammenti di Gradisca d’Isonzo diventano un trenino che evoca la trasmissione del sapere. Ogni pezzo, seguendo le fratture, compone un puzzle antimonumentale custodito in una cassa, reliquia e gioco insieme.
Emily Rosaria Mallia, Riguardo al ’76
Nei luoghi del sisma, il cemento diventa emblema di resistenza e fragilità. Ispirata al Duomo di Gemona, l’opera intreccia cemento, quarzo e sabbia a memoria della comunità. Il tono terracotta degli ossidi di ferro è materia ferita; gommalacca e cera d’api evocano coesione.
Alice & Ahad, Verticalità orizzontali
Il Ritratto di Linussio oltre la celebrazione: emergono le filatrici, la polvere diventa materia viva, simbolo d’interconnessione. Linussio resta in dialogo con il contesto, intrecciando memoria e identità.
Beatrice Achille, Mnestica
Una conchiglia sussurra versi che invitano a custodire le tracce sommerse della cultura femminile: memorie legate al mondo naturale, tramandate sotto voce

Installazione

Trasduzioni è un’installazione artistica composta da una proiezione video e da due pedane sensoriali. L’esperienza che vivrai è frutto dell’incontro tra persone sorde e persone udenti, che insieme hanno provato ad abitare uno spazio indefinito e astratto. 
Nel momento in cui ti sdraierai sulla pedana entrerai in una narrazione astratta, guidata da una composizione fatta di suoni elettronici e vibrazioni. 
Per interpretare e codificare potrai andare a pescare dentro di te, nelle tue esperienze o nel tuo immaginario. 
 
Crediti
Installazione prodotta nell’ambito del progetto Altrememorie
Direzione creativa: Giovanni Chiarot e Matteo Carli
Composizione sonora: Antonio Della Marina 
Pedane vibranti prodotte da: Puntozero Soc. Coop.
Supporto tecnico: Valerio Bergnach, Tommaso Pascutti
Sviluppo narrativo e sensoriale: Fabio Zamparo ed Erik Londero
Consulenza all’accessibilità: Ass. Culturale Fedora
Mediazione comunicativa: Elena Marra e Anna Chiara Carlet
Con il contributo di: Regione FVG

TRASDUZIONI

Di Alexandra Genzini e Marco Stefanelli, 
suono, 18’49’’

Un racconto sonoro per immergerci metaforicamente nella sonosfera dei mari e degli oceani e per scoprire la complessità di un mondo che vive al di sotto delle onde e la cui esistenza è sempre più messa a rischio dall’impatto delle attività umane. 

Silenzioso Sommerso Story è una narrazione da ascoltare in cuffia, ideata e creata dagli artisti Alexandra Genzini e Marco Stefanelli che nel 2024 hanno portato a Trieste l’installazione subacquea Silenzioso Sommerso, prodotta per Ephemera. Festival della cultura immateriale, in collaborazione con OGS.

Un racconto a tre voci, in bilico tra fiaba e scienza, per raggiungere le orecchie di tutti.
Silenzioso Sommerso continua, anche in questa sua nuova forma, a voler stimolare una riflessione sul suono, sull’ascolto e sull’impatto dell’essere umano sugli ecosistemi che abita.



Silenzioso Sommerso Story

Riccardo Tabilio | Quarantasettezeroquattro
 
In 17 minuti di vocale dalla fine del mondo il pubblico si ritrova invitato a una festa sulla catastrofe. È il brindisi per lo scampato pericolo, o il giro di danze disperato e malinconico di chi non ha più nulla da sperare? In un tempo sospeso tra catastrofi annunciate e un presente che ci cade addosso giorno dopo giorno, la performance condensa in circa diciassette minuti voci della Generazione Z, suoni, dati e visioni che si intrecciano come un discorso urgente lasciato in segreteria, da ascoltarsi alla fine di tutto. Nella performance – versione “tascabile” di 17 selfie dalla fine del mondo – i partecipanti, sono invitati ad ascoltare, immaginare, giocare, esporsi e brindare. Forse la Fine è già cominciata? 
Ideazione drammaturgia, disegno sonoro e voce Riccardo Tabilio
con i contributi delle/degli studenti del Convitto Nazionale Paolo Diacono di Cividale del Friuli produzione Quarantasettezeroquattro



17 minuti di vocale dalla fine del mondo

Mentre vi lasciate sorprendere da installazioni e performance, i vostri bambini avranno uno spazio tutto per loro: un laboratorio creativo dove giocare, scoprire e crescere attraverso l’arte.
Un piccolo grande aiuto per rendere l’esperienza speciale per tutta la famiglia.