LUOGO, DATA E ORA
📍 BASE Milano (via Bergognone 34, Milano) - M2 Porta Genova o Sant'Agostino
🗓️ domenica 19 maggio, ore 19.00
La fotografa Gaia Squarci porterà al Festival un toccante lavoro che racconta come le donne siano colpite in modo sproporzionato dalle sfide ambientali. Protagonista del progetto fotografico Sereti Nabaala, attivista keniota Maasai al fianco di WeWorld in Kenya nella lotta per i diritti delle donne.
Ne parlano la fotografa Gaia Squarci con Veronica Nicolardi, Direttrice del festival internazionale di fotografia Cortona on the Move e curatrice della mostra.
L'evento si inserisce all'interno del progetto Changemakers for Climate Justice finanziato da AICS, Agenzia Italiana per la Cooperazione allo sviluppo.
ALTRE INFO:
“Le donne di tutto il mondo sono colpite in modo sproporzionato dalle sfide ambientali, perché rappresentano la maggior parte dei poveri del mondo e sono quindi più dipendenti dalle risorse naturali minacciate – racconta Gaia Squarci -. Come ha confermato la pandemia di Covid-19, qualsiasi situazione di crisi esacerba anche le tensioni nella società e nei nuclei familiari, che invariabilmente si traducono in un aumento della violenza contro le donne. Le donne che vedete in queste fotografie sono ben consapevoli di questi ostacoli, alcune li hanno subiti in prima persona, e hanno rifiutato di essere vittime per diventare agenti di cambiamento attraverso il loro lavoro, le loro parole e il loro tempo”.
Tra le protagoniste degli scatti Sereti Nabaala, attivista keniota Maasai del villaggio di Aitong a Narok West. Sereti è da sempre impegnata a sensibilizzare le donne delle comunità Maasai a opporsi alle mutilazioni genitali femminili e diventare spose bambine. Un impegno, il suo, che nasce da un’esperienze diretta: a 10 anni, come ogni ragazza Maasai della sua età, Sereti ha subito la mutilazione genitale femminile. Con la sua associazione Sereti porta avanti attività di sensibilizzazione nelle scuole su igiene mestruale e fornendo assorbenti, difficilmente reperibili e molto costosi per le bambine che spesso si trovano costrette a non andare a scuola. Inoltre, porta avanti la sua lotta per il contrasto alla crisi climatica, spiegando nelle scuole l’importanza dell’acqua e dell’attività di riforestazione.
Una storia raccontata anche da Gaia Squarci che con la sua arte riesce a fornire una rappresentazione dell'importanza della leadership femminile, verso l’affermazione di una narrativa di genere nel contesto della crisi climatica, al fine di sensibilizzare sul ruolo cruciale che le donne ricoprono per accelerare un’ambiziosa azione climatica.