Casa della Poesia al Trotter
“Fare Poesia in Periferia”
Il 21 marzo 2004 prende il via al Parco ex-trotter di Milano il Movimento per una Casa della Poesia, intesa non come vetrina autoreferenziale per i tanti scrittori di versi, ma come servizio alla città. Una casa con le porte aperte come il Parco che la ospita, punto di riferimento per l’integrazione culturale e multiculturale nella città metropolitana, ormai sempre più complessa. La storia della Casa della Poesia al Trotter si è intrecciata sotto varie forme con quella della scuola e della città che l’accoglie, finalizzando le proprie iniziative alla sensibilizzazione nei confronti della poesia e dell’arte in genere.
Da trent’anni Giancarlo Majorino, in un’epoca a rischio di una «Dittatura dell’ignoranza», come lui stesso ha scritto (La Dittatura dell’ignoranza, L’atelier delle idee Tropea, 2010), sognava che anche Milano, come da decenni altre città del mondo, donasse un luogo proprio per una Casa della Poesia, dove tutto ciò che la riguarda potesse raccogliersi, rafforzarsi e vitalizzarsi. Giusi Busceti gli propose, per cominciare un’avventura che non smuoveva le istituzioni, il negletto e romantico Teatrino del Trotter, allora quasi sempre trascurato se non per le recite e gli spettacoli degli alunni e per le feste di fine anno delle scuole del parco. Non arrivarono le folle, ma l’esperienza era affascinante.
Alla proposta avanzata da Giancarlo Majorino per il Trotter l’allora Assessore alla cultura di Milano rispose ma mettendo in piedi, sotto la direzione di Majorino, una società con altri poeti – scelti dallo stesso Stefano Zecchi e supportati dai gruppi più prestigiosi dell’editoria milanese – negli spazi della Palazzina liberty (oggi traslocati dal Comune in Via Formentini, a Brera).
Noi decidemmo di andare avanti, con un progetto differente: “Fare Poesia in periferia” rispondendo alle esigenze e alle forti tensioni “interculturali” del quartiere. L’associazione La Casa della Poesia al Trotter, mediante l’operato di soci fondatori e collaboratori volontari, ha voluto e vuole porsi come luogo di conoscenza di mondi, attraverso l’ascolto e il linguaggio sinestetico delle emozioni e della visione, generatore e veicolo di meditazione e di idee, quanto mai necessario in un’epoca così confusa e dipendente dai media e social.
Innumerevoli esponenti della Cultura, non solo della città di Milano, si sono avvicendati e susseguiti per dare il proprio contributo alla missione della Casa della Poesia al Trotter; per tutti, solo alcuni nomi: Giampiero Neri, Tiziano Rossi, Giovanni Bianchi, Beno Fignon, Giulia Niccolai, Ferruccio Brugnaro, padre Ermes Ronchi, Jole Garuti, Giordano Dall’Armellina, Gabriela Fantato, Luigi Cannillo, Massimo De Vita, Renato Fondi, Milo De Angelis, Sandro Bajini, Alberto Mari, Giancarlo Nostrini, Franco Loi, Pierluciano Guardigli, Daniele Biacchessi, Umberto Fiori, Tomaso Kemeny, Tito Saffioti, Renzo Salvi, Peppo Delconte, Maurizio Principato, Milli Graffi, William Xerra, Mario Bertasa, Vincenzo Viola, Giovanni Bonoldi, Sebastiano Aglieco, Alberto Casiraghy, Giorgio Longo, Guido Oldani, Michelangelo Coviello, Giuseppe Langella, Vincenzo Guarracino, Gerardo Mastrullo, Amedeo Anelli, Paolo Giovannetti, i musicisti come Federico Sanesi, i riuniti per l’occasione Stormy Six, Paolo Ciarchi, Filippo Monico, Baraban, Dadaiko, il Trio Milonga, il gruppo “Gang”…
Soci Fondatori Braga Adriana, Busceti Giusi, Carusi Roberto, Fabra Monica, Fortina Laura, Gabotto Barbara, Guardigli Pierluciano, Guidetti Giacomo, Lumelli Angelo, Pontiggia Giampietro, Rossi Tiziano.
Coordinatori Associazione: Barbato Emilia, Busceti Giusi, Cannillo Luigi, Carusi Roberto, Doria Antonella, Fantato Gabriela, Fortina Laura, Magherini Alessandro, Mereu Riccardo, Paganardi Alessandra, Panetta Alfredo, Spissu Anna.