"Volevo fare il comico" non ha la pretesa di rilanciare la comicità toscana in tutta Italia, ma vuole essere un omaggio garbato e sincero a coloro che hanno creato una vera e propria corrente di comicità, quella che viene dal basso e risale fino all'incontro con la poesia, amalgamando la schiettezza tipica della terra toscana a quella fantasia che riesce a tirar fuori da un pezzo di legno una storia meravigliosa. Lo spettacolo è un sussegurisi di ricordi dell'autore, sapientemente musicati da una band capace di passare da pezzi sentiti come "Sarà per te" di Francesco Nuti agli stornelli tipici toscani come "La Lallera" e "l'alluvione". Gli omaggi ai comici spaziano da Carlo Monni, ad Andrea Cambi, senza dimenticarsi dei padri della comicità e del teatro in vernacolo fiorentino come Giovanni Nannini. Lo spettacolo è una narrazione che parte dalle esperienze dello stesso autore, che ricerca nella sua prima vocazione, quella per la comicità, il contatto con quella forma di spettacolo che sembra scomparsa, e nello stesso tempo prova a darle un volto nuovo, magari più moderno.