Le arti a Padova nel Quattrocento
Data e ora
8X8: otto storie per otto secoli - Gli eventi del dBC in occasione degli 800 anni dell'Ateneo Patavino
Informazioni sull'evento
Il Quattrocento
Le arti a Padova nel Quattrocento: tra interessi antiquari, saperi umanistici e avanguardia prospettica
Conferenza di Alessandra Pattanaro, Barbara Maria Savy
Nel Quattrocento Padova è uno dei centri di elaborazione della civiltà prospettica rinascimentale, grazie ad apporti esterni (i soggiorni in città dei toscani Filippo Lippi, Paolo Uccello, Donatello o del banchiere Palla Strozzi), ma anche grazie a un’autonoma fisionomia culturale. Questa affonda le radici in primis nello Studio patavino e nella disciplina filologica di lettura dei testi, accanto al fiorire di studi eruditi e di collezioni che rinnovano la memoria della città romana e della tradizione preumanistica petrarchesca e che rappresentano autoctoni interessi antiquari ed epigrafici.
La conferenza tenuta dalle due docenti metterà l’accento sullo sviluppo di questi aspetti nella vicenda artistica, a partire dalla raccolta di anticaglie di Francesco Squarcione, alla cui bottega si formano il giovane padovano Andrea Mantegna e altri talentuosi esordienti che contribuiscono a diffondere nel Nord-Italia, nelle Marche e lungo la costa adriatica, un comune linguaggio “squarcionesco”. Un ruolo centrale nella stagione che segna il passaggio dalla cultura tardo-gotica alla svolta prospettica è naturalmente la cappella Ovetari, vero monumento del rinascimento, devastato dalle bombe alleate della Seconda guerra mondiale.