LA PACE TRA LE MAMI. Come diventare costruttori di pace

"La pace non è utopia, nè lontana e impossibile. No al riarmo, si risveglino le coscienze" con queste parole nel messaggio per la Pace 2026, Papa Leone esorta ciascuno a non dimenticare di essere costruttori di Pace. Così noi, come Fraternità Monastero san Magno vogliamo continuare ad essere sentinelle nella notte oscura che l'umanità sta attraversando, cercando assieme di trovare modi, azioni e strade per fare la pace. Che non sia esclusivamente un idea, un buon sentimento ma impegno in difesa dell'umanità intera. La verità è amica della pace, la giustizia è la via della pace, rispettare la dignità di ciascuno è il cuore della pace. Nel dramma di quella che Papa Francesco ha definito ‘terza guerra mondiale a pezzi’, ancora resistono alla contaminazione delle tenebre, gli operatori di Pace. “Apriamoci alla pace!”, è l’esortazione di Papa Leone, “accogliamola e riconosciamola. La pace prima di essere una meta è una presenza e un cammino. Seppure contrastata sia dentro sia fuori di noi, come una piccola fiamma minacciata dalla tempesta, custodiamola senza dimenticare i nomi e le storie di chi ce l’ha testimoniata”. Rifiutare la logica della violenza e della guerra questa è la direzione. Ma come fare?

Proveremo con umiltà e decisone a cercare con tutti coloro che vorranno sentieri di pace, azioni concrete. Ecco perché abbiamo scelto di intitolare il nostro incontro: LA PACE TRA LE MANI. Lo avvertiamo come una grande responsabilità, come un impegno quotidiano. DOMENICA 11 GENNAIO ALLE ORE 15.30 nel nostro Monastero ci aiuteranno in questo percorso due amici della nostra Fraternità che da sempre accompagnano il nostro cammino: MONI OVADIA e FABIO CORAZZINA da sempre impegnati ognuno con la propria unicità a costruire ponti e non muri, strade di pace e di non violenza, di dialogo ed ascolto, di verità e giustizia.