Un giorno il condor disse al colibrì: io sono il signore del cielo, nessuno vola più in alto di me, vuoi vedere? Il piccolo colibrì accettò la scommessa. Un attimo prima dell’inizio della gara
sportiva, si nascose tra le piume del condor. Il maestoso condor s’innalzò in volo, e volò in alto, sempre più in alto. Poi si fermò, guardò in basso per controllare di non essere stato seguito. “Quello sbruffone del colibrì – disse – come ha potuto sfidarmi! Io sono il re del cielo, e l’ho dimostrato!”. E ciò detto,
cominciò a discendere. In quel mentre il piccolo colibrì si staccò dalle piume del condor, e volando più in alto, vinse la sfida e con grazia scese di nuovo nei campi tra il nettare dei suoi fiori.
Itzhak Beery ci spiega in che modo il metodo Sciamanico, che lavora con una narrativa fortemente simbolica, ricca di metafore, di immagini, di poesia, influenza la plasticità del cervello e le funzioni mentali, dilatando il campo della coscienza e generando nuove prospettive che portano alla comprensione di sé e alla guarigione dell’anima.