DUO LINDEN concerto per la pace

«La pace è questo respiro lento che ci attraversa quando le parole si fermano e resta solo il suono.»

in un’epoca di incertezza e fragilità, la musica diventa rifugio e spazio di ascolto. Questo concerto è un viaggio attraverso forme diverse di pace: interiore, spirituale, poetica. Le opere scelte attraversano epoche e stili, ma sono unite dalla capacità di trasformare il suono in preghiera, meditazione, tenerezza.

Si apre con tre Ave Maria, ciascuna espressione unica della stessa invocazione. Quella di Bach/Gounod fonde rigore barocco e lirismo romantico; quella di Schubert, spesso scambiata per musica sacra, nasce in realtà da un poema di Walter Scott e si distingue per limpidezza e dolcezza; quella di Piazzolla, moderna e intima, è memoria e malinconia, tango e spiritualità insieme. Con la Sonata “La Primavera” di Beethoven, la musica si apre alla natura: il violino danza leggero, il pianoforte lo accompagna con grazia. È un inno alla rinascita e alla bellezza.

Segue Distance de Fée di Takemitsu, dove il suono si fa evanescente e meditativo, come un respiro che unisce silenzio e sogno. È la pace del non detto.

La Méditation di Massenet, celebre interludio operistico, esprime la trasformazione spirituale attraverso una melodia colma di struggimento e speranza.

Chiude il concerto un dittico delicato di Elgar, Chanson de matin e Chanson de nuit, due quadri musicali che evocano la luce del giorno e il silenzio della notte: immagini semplici, intrise di quiete profonda.

Questa musica non dà risposte, ma apre spazi: verso la luce, verso sé stessi, verso l’altro.