Uscire Fuori: Libertà vigilata
Com'è uscire FUORI? Com'è cambiata la vostra ricerca artistica una volta che vi siete riappropriati dello spazio esterno e siete usciti?
Informazioni sull'evento
La prima mostra dopo la chiusura primaverile e autunnale l'abbiamo dedicata alla libera espressione degli artisti, allontanandoci da un tema prestabilito, lo scopo era di raccontarne la poetica personale. In questi giorni, mentre scrivo il testo critico per questa nuova collettiva, ritornano parole come: "dpcm, restrizioni, semi-lockdown, chiusure anticipate". Ed ecco allora che il tema di quest'ultimo concorso: USCIRE FUORI: LIBERTA' VIGILATA, diventa ancora più attuale e stringente.
La domanda che ponevamo qualche settimana fa agli artisti era "Com'è uscire FUORI? Com'è cambiata la vostra ricerca artistica una volta che vi siete riappropriati dello spazio esterno e siete usciti? Come sono mutate le parole delle vostre poesie? E le vostre fotografie e i vostri dipinti oggi cosa narrano?" Ci siamo imbattuti più o meno tutti - durante il confinamento - con spazi limitati, solitudine e rituali casalinghi, ma oggi come documentare la realtà che stiamo vivendo?
Moltissime sono state le risposte a questa nostra chiamata e questo mi fa comprendere come sia sempre più urgente una lettura della realtà attraverso il filtro e la lente dell'arte contemporanea. Un racconto espositivo testimonianza concreta di una condizione a cui siamo sottoposti ogni giorno e che ha ricalibrato le nostre azioni oltre che il nostro spazio-tempo.