Una giornata qualunque del danzatore Gregorio Samsa | Lorenzo Gleijeses

Una giornata qualunque del danzatore Gregorio Samsa | Lorenzo Gleijeses

Teatro e vita quotidiana, letteratura e spazio intimo si fondono in un lavoro che evoca l’opera di Kafka.

Di Ravenna Teatro

Data e ora

Inizia: gio, 15 dic 2022 21:00 CET

Località

Artificerie Almagià

2 Via dell' Almagià 48122 Ravenna Italy

Informazioni sull'evento

giovedì 15 dicembre ore 21.00

Artificerie Almagià

Lorenzo Gleijeses, Eugenio Barba, Julia Varley

Una giornata qualunque del danzatore Gregorio Samsa

regia e drammaturgia Eugenio Barba, Lorenzo Gleijeses e Julia Varley musiche originali e partiture luminose Mirto Baliani • consulenza drammaturgica Chiara Lagani • con Lorenzo Gleijeses • voci off Eugenio Barba, Geppy Gleijeses, Maria Alberta Navello, Julia Varley • assistente alla regia Manolo Muoio • produzione Gitiesse Artisti Riuniti, NordiskTeaterLaboratorium, Fondazione TPE, Teatro Biondo di Palermo

Teatro e vita quotidiana, letteratura e spazio intimo si fondono in un lavoro che evoca l’opera di Kafka a partire dall’incontro tra ricerca coreografica e musica elettronica. Uno spettacolo in cui si snodano tre nuclei narrativi, composti da elementi biografici dello scrittore, dalla vicenda del personaggio centrale de La metamorfosi, Gregorio Samsa, e da un immaginario danzatore omonimo che rimane prigioniero della ripetizione ossessiva dei propri materiali performativi in vista di un imminente debutto.

Questi è convinto che, attraverso una ripetizione ossessiva delle proprie partiture, sia possibile arrivare a un altro livello di precisione tecnica e di qualità interpretativa; ma, di contro, il suo perfezionismo lo catapulta in un limbo in cui si erodono i confini tra reale e immaginario, lavoro e spazio intimo, teatro e vita quotidiana. Si scontrano, allora, le esigenze del mondo esterno e le sue profonde necessità personali. I movimenti che egli prova senza posa sono frutto di un impegno professionale e di un lavoro di concezione minuzioso, tale da acquisire una ponderatezza e un equilibrio che le azioni della sua vita reale non possiedono. Gregorio è come un ragno che non può evitare di tessere la propria tela, e in questo, si fa emblema della condizione dell’artista e di una incessante e ostacolata ricerca di libertà.

Organizzato da

Ravenna Teatro

Centro di Produzione Teatrale

Fondato nel 1991 dal Teatro delle Albe e dalla Compagnia Drammatico Vegetale

Fine vendite