THAT’S ANIMATO! FOR ALL #1
Panoramica
Cinema Massimo - Sala 2
I cortometraggi finalisti di “That’s Animato!” sono i protagonisti del concorso internazionale dedica - to ai film realizzati da studenti e studentesse delle scuole di animazione di tutto il mondo. I cortome - traggi in selezione, scelti tra le produzioni di 115 paesi, offrono uno sguardo globale su una forma d’arte in continua evoluzione, la cui vitalità supera oggi più che mai frontiere e pregiudizi. Gli spettatori in sala avranno inoltre la possibilità di votare per il Premio del pubblico.
Detlev, di Ferdinand Ehrhardt, Filmakademie Baden-Württemberg, Germania, 12'50"
Ogni sera, un uomo di mezza età entra in una stazione di servizio deserta e ordina un toast Hawaii riscaldato al microonde. È un rituale bizzarro, l’unico che dia un senso alla sua vita. Una notte si accorge che un estraneo lo osserva, quel fragile equilibrio si incrina, e il suo mondo comincia a sgretolarsi…
Penumbra, di Paige Vang, PRATT Institute Digital Arts and Animation, Stati Uniti, 3'59"
Un bambino affronta con dolcezza un lutto prendendosi cura di una lepre misteriosa. Tra presente e ricordo, dolore e tenerezza emerge il potere del contatto come forma di guarigione.
Le Jardin Rossini, di William Burger, Siméon Jacob, Odelia Laine, Garance Mondamert, Tara Rewal, Mathilde Vergereau e Arthur Wong, GOBELINS, l’école de l’image, Francia, 10'05"
Hervé Rossini, artista di fama, trova la sua libertà più autentica nel curare un giardino dove la realtà si confonde con il sogno. Tra forme surreali e poesia visiva, questo corto celebra la bellezza come linguaggio universale.
Arachnophobia, di Melita Sandrin, University of Nova Gorica – School of Arts, Croazia, 1'49"
Uno scherzo innocente si trasforma in un incubo delirante popolato di ragni e farfalle.
Piano on the Cliff, di Valeriia Sobolevski, Russian State University of Cinematography (VGIK), Russia, 5'00"
Su una scogliera, un pianista suona beato tra i pesci e le stelle, ma un gatto mutaforma cerca di trasformare l’armonia in caos.
Fountain (Chawk), di Hazhir As’adi, Soore Art University, Iran, 13'00"
Il proiezionista di un piccolo cinema di provincia ritrova, dopo molti anni, il suo amore di gioventù. Un racconto allegorico sulla nostalgia, sulla purezza perduta e sul potere purificatore delle lacrime.
Someone Special (một người đặc biệt), di Alice Gervat, École nationale supérieure des Arts Décoratifs (EnsAD), Francia, 7'28"
Lisa conosce Xuân su un’app di incontri e, per conquistarla, finge di sapere il vietnamita. Quando la bugia rischia di venire a galla le resta solo una settimana per impararlo davvero. Una commedia fresca e brillante sull’identità, la sincerità e la paura di non essere all’altezza.
The Last Drop, di Anna Tőkés , Moholy-Nagy University of Art and Design (MOME), Ungheria, 10'43"
Dietro i sorrisi e la grazia, la ginnastica ritmica rivela la sua ombra: disciplina, tensione, fragilità. Attraverso lo sguardo di una giovane atleta, assistiamo al percorso della squadra, dal rigore dell’allenamento allo splendore effimero della gara.
Nothing, di Saulius Juknevičius, Vilnius College of Technologies and Design (VIKO), Lituania, 3'30"
Un omaggio visionario e ironico a Marcel Duchamp, dove l’arte si ribella alle forme e alle definizioni, rivelando la potenza caotica delle idee.
Visiting the Zoo, di Maria Zilli, ISIA Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Urbino, Italia, 3'44"
Tre figure attraversano la città come animali in gabbia, riscoprendo poco a poco i propri istinti primordiali. Il loro percorso culmina in uno scontro liberatorio con la natura, dove l’umanità si fonde con la bestialità in una danza di libertà e ribellione.
Death, di Julia Medoń, Academy of Fine Arts in Warsaw, Polonia, 4'37"
Con pochi tratti essenziali, colori forti e grande forza simbolica, l’idea della morte si trasforma in una riflessione visiva sulla fragilità e la bellezza dell’esistenza.
Why Are You Like This?, di Sung Eun Park, California Institute of the Arts. (CalArt) Stati Uniti, 5'53"
Un musical animato in cui la protagonista trascorre una notte insonne cercando di capire cosa — o chi — abbia fatto deragliare la sua vita. Un viaggio interiore che unisce ritmo, amarezza e ironia.
White Carousel, di Nadya Neo, Nanyang Technological University, School of Art, Design and Media, Singapore, 3'58"
Una bambolina di legno di un orologio a cucù si risveglia per vivere sempre lo stesso ciclo. I mondi si dissolvono e si ricompongono, ma il tempo si riavvolge sempre un istante prima della libertà. Un corto di raffinata eleganza visiva che riflette sul destino, sulla memoria e sul desiderio di spezzare l’eterno ritorno.
Buono a sapersi
In evidenza
- 2 ore 30 minuti
- qualsiasi età
- Di persona
- Le porte apriranno alle 19:15
Località
Cinema Massimo
18 Via Giuseppe Verdi
10124 Torino Italy
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Organizzato da
Sotto18+ Film Festival - XXVI edizione
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