Quinte Scienza/Majorana
Informazioni sull'evento
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Ettore è uno delle più brillanti menti tra i grandi scienziati guidati dal famoso
premio Nobel Enrico Fermi i quali passeranno alla storia come i “Ragazzi di Via
Panisperna”.
Ettore è il teorico.
In quel luogo denso di cervelli straordinari il suo compito è quello di pensare ed
elaborare sistemi matematici e fisici che gli altri dovranno dimostrare
empiricamente.
Geniale e schivo, vulcanico e solitario, Ettore è il più dotato tra tutti.
Studia e collabora in Germania con Heisenberg, il grande teorico della meccanica
quantistica, per poi tornare in Italia ad insegnare a Napoli sotto la spinta dello
stesso Fermi.
Qui pare trovare una sua dimensione dopo anni di tormento. Ma qualcosa non
funziona e, qualche mese dopo il suo arrivo nella città partenopea, si imbarca su
una nave per Palermo, non prima di aver lasciato una lettera al direttore della
Facoltà di Fisica in cui annuncia le sue dimissioni e mostra segni di inclinazione al
suicidio.
Giunto a Palermo invia un telegramma in cui rinnega la lettera precedente e
s’imbarca nuovamente alla volta di Napoli.
Da quel viaggio non torna più e di lui si perdono le tracce.
Che cosa è successo davvero? Non lo sapremo mai, probabilmente.
Un viaggio nel mistero di cui rimangono e sopravvivono soltanto le sue teorie, unica
presenza che arriva fino al nostro presente.
Gli studi di Majorana sono stati formidabili. Ancora oggi molte delle sue intuizioni
sono alla base di importanti ricerche nel campo della fisica.
Egli cercava di arrivare a quella sintesi profonda della materia, quella parte che sta
in continuo conflitto con il proprio opposto, l’antimateria.
Una vita passata a studiare materia e antimateria, particella e antiparticella, se
stesso e anti se stesso: cosa accomuna lo spirito umano alla fisica? Forse la stessa
verità.
Ettore Majorana, la cui scomparsa è ancora avvolta nell’oscurità, come un Amleto
della fisica, ci lascia in eredità questo quesito, in cerca della risposta al mistero
dell’equilibrio tra materia e antimateria, tra sentimento e ragione, tra follia e
saggezza.