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PRESEPE VIVENTE
FATEVI TRAVOLGERE DALLA MAGIA DEL NATALE
Quando e dove
Data e ora
Località
Montefiascone Piazza Vittorio Emanuele 01027 Montefiascone Italy
Mappa e indicazioni
Come arrivare
Politica di rimborso
Informazioni sull'evento
Il mistero della Natività riprodotta all’interno del borgo di Montefiascone arroccato sulle pendici del lago di Bolsena, tra vicoli, monasteri e cantine dove i figuranti daranno vita ad una manifestazione religiosa e folkloristica, vero scrigno di ospitalità e devozione in cui le tradizioni si fondono con la religiosità dell’evento, consentendo ad una comunità, di inneggiare le proprie origini, in un’ambientazione di solennità e magica atmosfera.
Per ricordare il Padre di tutti i presepi San Francesco d’Assisi, gli Amici del Colle insieme alla compagnia teatrale “Giorgio Zerbini” hanno messo in atto una sceneggiatura dell’evento ambientata nel 1223 che vede il passaggio del Santo a Montefiascone, pellegrino verso Roma sulla via Francigena.
La manifestazione si arricchisce rispetto agli anni passati di sorprese e divertimento coinvolgendo i visitatori attraverso un teatro partecipativo condotti da Frate Moricone seguace del poverello di Assisi per le vie medioevali, quindi l’ambientazione sarà il medioevo “de lo Santo Francesco” che vuole rappresentare la Santa Notte di Betlemme al tempo di Erode.
E’ proprio nella pianificazione e preparazione del presepe vivente di Montefiascone allestito e diretto dagli Amici del Colle, ora mai ben noto in tutta la provincia, per allestimenti realistici , dovizia di particolari e coinvolgimento artistico e creativo, oltre che tecnico, che nasce una idea ambiziosa, forse, ma che sarebbe potuto al livello storico e temporale, accadere.
Non dimentichiamo Infatti, che Montefiascone per territorio sorge proprio lungo la via Francigena, che rappresenta il percorso del poverello di Assisi.
Ed ecco quindi che il 1222 vede il passaggio di San Francesco a Montefiascone, dove lasciò uno dei suoi seguaci, frate Morico da Viterbo, affinché iniziasse i cittadini al suo modo di intendere e vivere il Vangelo, l’anno successivo(1223) Francesco con l’aiuto del nobile Giovanni Velita proprietario delle terre di Greccio, secondo il racconto di Tommaso da Celano in quel periodo nella contrada di Greccio Francesco conobbe un nobile di nome Giovanni “di buona fama e di vita anche migliore”, ed ecco che nella notte di Natale del 1223 viene rappresentato il primo presepe vivente.
Possiamo quindi ipotizzare che l’anno successivo Francesco torna a Montefiascone atteso da Frate Morico proprio nei giorni precedente il Natale e che entrambi vogliano, aiutati dal nobile console della città e dalla cittadinanza tutta persuasa dalle parole colme di santità del poverello di Assisi rievocare ancora una volta il PRESEPE VIVENTE IN TERRA DI TUSCIA.
Francesco quindi entra a Montefiascone e cammina per la via del paese predicando la parola del Cristo e confortando i poveri e i bisognosi che incontra per le vie, aiutandoli come può e mendicando un tozzo di pane da donare a loro.
Si avvicenderanno e si snoderanno per il centro storico antichi mestieri e riferimenti alla notte santa fino all’allestimento scenico fulcro della sacra famiglia.
I visitatori saranno guidati proprio dalla figura di Frate Morico che farà loro da guida.
Si avvicenderanno quindi quadri scenici e recitati tra dialoghi e monologhi dei rievocatori che coinvolgeranno il visitatore avvolgendolo totalmente.
L’ ambientazione sarà quindi il medioevo de lo Santo Francesco che vuole rappresentare la Santa Notte di Betlemme al tempo di Erode.
Citando le parole di Francesco:
“Se desideri che celebriamo a Greccio la presente festa del Signore, affrettati a precedermi e prepara diligentemente quanto ti dico. Voglio infatti far memoria del Bambino che è nato a Betlemme, e in qualche modo vedere con gli occhi del corpo i disagi per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, come fu adagiato in una greppia e come fu posto sul fieno tra il bue e l’asino”.
Come già accennato nella presentazione il progetto degli Amici del colle e dei rievocatori è quello, assolutamente inclusivo e integrativo di Francesco, che per il suo presepe vivente non si rivolse all’èlite del tempo, ma alla gente del popolo a quelle gente semplice che lui amava tanto ,e che meglio è potevano comprendere il significato di “PERFETTA LETIZIA” .