Pedagogie dell’Essenziale tra i banchi di scuola-Franco Lorenzoni

Vittoria CALABRO'

Università degli Studi di Messina

Introduce Salvatore BOTTARI

Università degli Studi di Messina

Maestre "speciali": la vicenda umana e politica di Lina Merlin

Obiettivo di questa Riflessione ad alta voce è quello di ricostruire la vicenda umana e politica di Lina Merlin, una delle 21 donne elette il 2 giugno 1946 all’Assemblea Costituente con il compito di redigere la costituzione della neonata Repubblica italiana. Ma non solo. Docente di lingua francese, Lina Merlin si sarebbe impegnata a fondo per la libertà e l’uguaglianza e, soprattutto, per il miglioramento delle condizioni dei più deboli, e delle donne in particolare. Impegno che si sarebbe tradotto in numerosi testi normativi tra cui, ad esempio, quello varato il 20 febbraio 1958, volto ad abolire la regolamentazione della prostituzione, la legge Merlin per antonomasia. Una donna sempre attenta alla “questione femminile” che avrebbe finito per svolgere un’importante opera di alfabetizzazione politica attraverso il coinvolgimento di altre donne in compiti di assistenza alle famiglie colpite dalla persecuzione fascista. Un impegno portato avanti in modo decisamente più strutturato all’interno dei Gruppi di Difesa della Donna, fondati dalla stessa Merlin durante la resistenza, nel periodo immediatamente successivo alla caduta del regime. Una donna che veniva nominata, il 27 aprile 1945, vice commissaria all’istruzione nel governo regionale lombardo, incarico con cui sperava di risollevare le sorti della scuola svilita durante la lunga esperienza del fascismo. Una maestra “speciale”, che vorrei ricordare attraverso la lettura di ampi stralci della sua autobiografia e di altri scritti coevi.