Pandemie e Pesti tra Boccaccio e Manzoni | Letture con musiche
Informazioni sull'evento
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Boccaccio, nell'introduzione alla prima giornata del Decameron, descrive la Peste (cosiddetta Nera) che tra il 1348 e il 1349 si diffuse dall'Oriente in Europa, decimandone la popolazione. Proprio per sfuggire la peste, che arriva a Firenze nel 1348, dieci giovani, sette donne e tre uomini, decidono di isolarsi in campagna. Un lockdown trecentesco farà da cornice alle cento novelle dell'opera. Manzoni, nei suoi promessi sposi, abbandona le vicende dei personaggi per dedicare due interi capitoli, XXXI e XXXII, alla descrizione della peste che entra in Milano nel 1630 insieme ai Lanzichenecchi. Manzoni, a differenza di Boccaccio, narra eventi di due secoli prima basandosi sulle testimonianze dei contemporanei e con il preciso intento di far conoscere " un tratto di storia patria più famoso che conosciuto”. Due autori che, raccontando tempi e fatti lontani, sanno parlare a noi uomini e donne del terzo millennio.