Nuovi Orizzonti terapeutici nelle carcinosi peritoneali
Data e ora
Congresso - Nuovi orizzonti terapeutici nelle carcinosi peritoneali
Informazioni sull'evento
La carcinosi peritoneale rappresenta una delle principali modalità di diffusione delle neoplasie addominali; può essere già presente al momento della diagnosi, oppure manifestarsi come ripresa di malattia dopo chirurgia radicale. Le neoplasie più frequentemente coinvolte sono il carcinoma gastrico, in particolare il tipo istologico “diffuso” o “poorly-cohesive”, il carcinoma del colon (stadio patologico T4, neoplasie perforate, istologia mucinosa), ed il carcinoma ovarico (carcinosi e ascite già presenti alla diagnosi in 3 casi su 4). Meno frequentemente, altre neoplasie addominali o extra-addominali possono diffondere al peritoneo (carcinomi del piccolo intestino, pancreas, vie biliari, mammella, etc.). Inoltre, il peritoneo può essere la sede di insorgenza di tumori primitivi (quali il mesotelioma).
Tradizionalmente, la carcinosi peritoneale è stata associata, tranne rare eccezioni, a prognosi sfavorevole, con sopravvivenze mediane generalmente inferiori a 6 mesi. Negli ultimi anni, lo sviluppo di metodiche di trattamento loco-regionale, quali la chemioipertermia intraperitoneale (HIPEC), associate alla citoriduzione chirurgica (peritonectomia) ed alle terapie sistemiche (chemioterapiche e biologiche), ha portato ad un miglioramento significativo dei risultati, in particolare in alcuni sottogruppi di pazienti. L’integrazione fra le varie metodiche ed opzioni terapeutiche, e la corretta selezione dei pazienti costituiscono il cardine del moderno approccio multidisciplinare a queste forme avanzate di tumore, attraverso il coinvolgimento delle diverse Figure Professionali durante tutto l’iter diagnostico terapeutico.
Recentemente, la pubblicazione dei risultati di diversi trials, in particolare relativi alle carcinosi da colon e ovaio, ha evidenziato il ruolo dell’approccio chirurgico e dei trattamenti loco-regionali, con sopravvivenze a distanza nettamente più alte rispetto alle terapie standard, mentre sono in via di conclusione altri trials relativi alla profilassi delle recidive peritoneali. Inoltre, l’utilizzo di metodiche di recente istituzione, quali la chemioterapia intraperitoneale a flusso d’aria pressurizzata (PIPAC) ed i trattamenti bi-direzionali, hanno introdotto nuove opportunità terapeutiche, nella palliazione ma soprattutto nella cosiddetta “conversion therapy”, nella quale l’integrazione con le terapie sistemiche può permettere di portare a resezione casi inizialmente non operabili in maniera radicale.
Lo scopo del Congresso è quello di fare il punto dello stato attuale dell’approccio diagnostico-terapeutico alle carcinosi sia primitive che secondarie, con il coinvolgimento di Chirurghi, Oncologi, Radiologi, ed Esperti dei principali Centri Nazionali Specializzati.