MI-LU#08 - MERIDE > LUGANO
CÉRESO, IL GRANDE PESCE E DUE METROPOLI UNITE DA UN CAMMINO
Data e ora
Località
Morcote
Piazza Granda 6922 Morcote SwitzerlandPolitica di rimborso
Informazioni sull'evento
- 8 ore 45 minuti
Frontalieri, centri commerciali, fossili e vigneti li lasciamo alle nostre spalle. Puntiamo verso nord dove troviamo le fronde e l’ombra del nostro ultimo albero: ci appoggiamo al tronco e sotto di noi il lago di Lugano e davanti la cima del monte San Salvatore, del Paradiso. È la nostra ultima tappa verso Lugano attraversando il lago e questa terra di scalpellini che hanno scolpito architetture di mezzo mondo conosciuto: il loro picchiettare fischiettando con scalpello e mazzetta su rocchi di granito non l’abbiamo dimenticato. Perché è simile alla cadenza che ci ha portato a costeggiare le aste dell’Olona e del Lanza, attraversare luoghi abbandonati e da anni senza un progetto, boschi cedui in attesa di un nuovo taglio, margini di metropoli e piccoli villaggi, sostare a bocca aperta sotto affreschi, godere del fresco delle navate e superare i monti nati dalla lotta tra Céreso e il grande pesce. Sotto di noi, geografia e paesaggio si compenetrano nella conoscenza del cammino sin qui svolto. Le due metropoli, Milano e Lugano, sono ora molto più vicine di quanto non avessimo prima conoscenza.
Ben arrivati, esploratori dei paesaggi e delle metropoli.
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In questo inedito itinerario adottiamo un albero come guida. Sì, un albero che diviene narratore del paesaggio e che, contro la gravità, ci permette di risalire la storia di un’asta, l’Olona, che insieme al Bozzente, Lura e lanza hanno dispiegato il terreno fertile e le infinite relazioni e fatto ricca questa porzione della Lombardia e la città di Milano.
Un albero sradicato sul monte dedicato a Stella e che mostra, e trattiene tenacemente la memoria: i mattoni e le piastrelle delle macerie della guerra. Insinuato in una crepa di un muro in cemento armato di una fabbrica abbandonata dove buttiamo l’occhio e percepiamo l’odore acre di lubrificante esausto. O posto in precario equilibrio sul declivio del paleoalveo con una chioma troppo folta per l’esile tronco che la regge; che da ombra e frutti al fianco del mulino che ancora oggi sfrutta l’acqua del fiume per macinare farine pregiate. Che con il tronco secolare segna un confine, tra proprietà, tra regioni e Stati: un segno molto più convincente di una pietra miliare o di una stanca segnaletica. Che nasconde, con le sue foglie, l'ennesima villetta o che accompagna l’ingresso a un centro commerciale. Che con la sua ombra ci permette il riposo mirando sotto di noi il lago. E sullo sfondo Lugano.
MI-LU è una concatenazione nel paesaggio per riconoscere le implicazioni culturali, identitarie, ecologiche, sociali ed economiche di questa parte di territorio.
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guida & interprete: Gianluca Migliavacca / Carmelo Vanadia
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Ritrovo dei partecipanti:
- ore 9.30 presso la piazza Granda di Morcote
- disponibile linea RE80 di Trenord e bus 431
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inizio: Meride (CH)
itinerario: Morcote, castello di Morcote, Alpe Vicania, Carona, oratorio di Ciona, Carabbia, Pazzallo, Paradiso
fine: Lugano (CH) - disponibile linee RE di Trenord
Chiavi interpretative: ghiacci, pietre & "magistri" - panorami alpini & migrazioni - Ticino, lago & architetti nella storia - banche & arte
- previsto pranzo con propri viveri
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dati tecnici & info
- 17 km
- dislivello salita: 765 m
- dislivello discesa: 635 m
- ore di cammino: 06.00 (escluse le soste)
- fine prevista dell’esperienza: ore 17.30 (circa)
- valutazione: facile - medio
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cosa portare
- zaino di giornata (24 lt)
- scarpe comode
- abbigliamento comodo (a strati, anche caldi)
- guscio impremeabile (in caso di pioggia porta ombrellino)
- cappello & guanti
- pila frontale
- borraccia / termos
- snack energetici - pranzo al sacco con propri viveri
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