MI-LU#06 - VEDANO OLONA > CAVERSACCIO

Il terrapieno circolare costruito attorno ai mulini di Gurone fa sembrare di atterrare a Base Luna… È la sommatoria degli stravolgimenti tra infrastrutture e alveo ad obbligare una strategia protettiva di tale portata. Eppure l’acqua era necessaria: come far girare le pale altrimenti? Dal satellite tale espediente diventa una forma di land art: una cerniera in cui tutto si concentra. La confluenza del Lanza nell’Olona, i viadotti e gli svincoli della Pedemontana, le vasche in cemento armato per le piene secolari e le centraline idrauliche, una vecchia ferrovia con i suoi binari e le stazioni abbandonate. Una sequenza di luoghi e infrastrutture che aiutano a comprendere le mutazioni dei paradigmi economici e sociali: ciò che è servito per secoli in qualche decennio è stato rilegato a orpello turistico, orario ferroviario sbiadito. Basta fare qualche passo, però, e sprofondare tra le viscere della terra, tra arenarie primitive, salumi e vin fresco: in cave e crotti.

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In questo inedito itinerario adottiamo un albero come guida. Sì, un albero che diviene narratore del paesaggio e che, contro la gravità, ci permette di risalire la storia di un’asta, l’Olona, che insieme al Bozzente, Lura e lanza hanno dispiegato il terreno fertile e le infinite relazioni e fatto ricca questa porzione della Lombardia e la città di Milano.

Un albero sradicato sul monte dedicato a Stella e che mostra, e trattiene tenacemente la memoria: i mattoni e le piastrelle delle macerie della guerra. Insinuato in una crepa di un muro in cemento armato di una fabbrica abbandonata dove buttiamo l’occhio e percepiamo l’odore acre di lubrificante esausto. O posto in precario equilibrio sul declivio del paleoalveo con una chioma troppo folta per l’esile tronco che la regge; che da ombra e frutti al fianco del mulino che ancora oggi sfrutta l’acqua del fiume per macinare farine pregiate. Che con il tronco secolare segna un confine, tra proprietà, tra regioni e Stati: un segno molto più convincente di una pietra miliare o di una stanca segnaletica. Che nasconde, con le sue foglie, l'ennesima villetta o che accompagna l’ingresso a un centro commerciale. Che con la sua ombra ci permette il riposo mirando sotto di noi il lago. E sullo sfondo Lugano.

MI-LU è una concatenazione nel paesaggio per riconoscere le implicazioni culturali, identitarie, ecologiche, sociali ed economiche di questa parte di territorio.

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guida & interprete: Gianluca Migliavacca / Carmelo Vanadia

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Ritrovo dei partecipanti:

• ore 9.30 presso la stazione Trenord di Vedano Olona
• disponibili linee R22 e RE1 di Trenord

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inizio: Vedano Olona

itinerario: torrente Quadronna, Mulini di Gurone, torrente Bustecche, ex ferrovia della Valmorea, Malnate, cave di Molera, torrente Lanza, mulino del Trotto, Cagno

fine: Caversaccio - disponibile bus pubblico per la stazione di Malnate e linee R22 e RE01 di Trenord

Chiavi interpretative: anse & raggi ferroviari - piano del ferro & piano della gomma - cave & brille da riso - crusca & farina (pale + cinghie + tramogge + buratto + vaglio) - dallo scorrere del Lanza alla medaglia sulla Luna

• previsto pranzo con propri viveri

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dati tecnici & info

• 14 km
• dislivello salita: 285 m
• dislivello discesa: 235 m
• ore di cammino: 04.00 (escluse le soste)
• fine prevista dell’esperienza: ore 17.30 (circa)
• valutazione: facile

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cosa portare

• zaino di giornata (24 lt)
• scarpe comode
• abbigliamento comodo (a strati, anche caldi)
• guscio impremeabile (in caso di pioggia porta ombrellino)
• cappello & guanti
• pila frontale
• borraccia / termos
• snack energetici - pranzo al sacco con propri viveri

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