Marea - Il lungomare di Bari come bene comune - Laboratorio #2
Data e ora
Marea - Il lungomare di Bari come bene comune - Laboratorio #2
Informazioni sull'evento
Nell’arco della giornata un gran numero di persone si riversa sul lungomare di Bari per poi ritirarsi altrove. Possiamo leggere questo continuo movimento dal mare alla città come una marea che periodicamente monta e espande per poi riprendere il livello ordinario. A rafforzare il limite tra acqua e città il continuo e veloce passaggio delle auto. Il progetto Marea intende sviluppare il tema del margine, leitmotiv della prima edizione del BiArch, concentrandosi sulla prossemica e i riti che legano e separano i baresi e il mare e sul tema dei beni comuni.
Marea, a cura di Archistart, Basso Profilo, biro+, La Capagrossa, è un intervento “nello” e “per” lo spazio, capace di funzionare al contempo da dispositivo visivo che collegherà piazza Diaz e largo Giannella, e come catalizzatore di un processo di rigenerazione urbana che coinvolgerà attivamente le comunità che vivono il lungomare e abitano il quartiere grazie a momenti di autocostruzione e di confronto con esperti internazionali di urban social design.
Speaker:
GUERILLA ARCHITECTS è un collettivo multidisciplinare con sede a Berlino. I Guerilla Architects attingono al potenziale non sfruttato delle zone grigie urbane (legali e spaziali) e alle risorse gratuite disponibili a causa dell’abbondanza e sovrapproduzione della società urbana per attribuire -attraverso interventi di attivismo spaziale e urbanistica performativa- nuovi significati a spazi prima invisibili. Il lavoro dei Guerilla Architects è collettivo, basato sulla ricerca e site-specific e una pratica di critica spaziale che si rivolge in particolare alla sostenibilità ambientale e sociale.
Il collettivo nasce nel 2012 nel corso di un’esperienza di squatting a Londra durante la quale sono state esplorate le zone grigie del mercato immobiliare attraverso performance negli spazi pubblici e abbandonati di Hidden Borough. Nel 2016 a Berlino una vecchia roulotte è stata trasformata in un ufficio mobile per poter lavorare sempre on-site, reinterpretando le leggi tedesche sui parcheggi e bypassando la crescita incontrollata dei prezzi di affitto commerciale a Berlino.
Nel loro ultimo progetto di ricerca (1km² Berlin – Strategien der Spekulation), i Guerilla Architects si sono concentrati sulle strategie della speculazione del real estate a Berlino. I risultati del progetto sono stati esposti nella Berlin Art Week 2019 (Sprache der Spekulation) e attraverso una serie di performance nello spazio pubblico (1km² – Die Tragödie der offenen Stadt) in collaborazione con la direttrice e performer Alicia Agustín e il centro culturale Radialsystem.
www.guerillaarchitects.de
Discussant:
Post Disaster è una pratica spaziale, critica e curatoriale con base a Taranto, città simbolica dei meccanismi di disparità innescati dai flussi globali di produzione. Attraverso la lente della città, Post Disaster invita progettisti, pensatori e artisti ad indagare collettivamente la condizione dello scenario urbano mediterraneo. Dal 2018 organizza e produce Post Disaster Rooftops, un programma annuale di incontri e azioni pubbliche ambientato sui tetti della città vecchia di Taranto. Post Disaster è stato recentemente selezionato per la programma internazionale di residenza Alexandria: (Re)activating Common Urban Imaginaries”, concepito e realizzato da Cittadellarte - Fondazione Pistoletto.
http://www.postdisasterrooftops.com/
Forgotten Architecture è un’esperienza di gruppo virtuale nata su Facebook. L’idea è semplice: recuperare progetti di architetti poco noti, sconosciuti, opere lasciate nell’ombra dei maestri, approfondire “figure minori”, unire le diverse formazioni didattiche in Storia dell’Architettura per integrare il proprio percorso universitario. È un'esperienza collettiva che scavalca l’argomento puramente architettonico, è un mondo virtuale popolato da più di 27.000 persone, provenienti da ambiti professionali diversi.
https://it-it.facebook.com/groups/forgottenarchitecture/
Bianca Felicori è architetto, ricercatrice e autrice per “Domus”, “Artribune”, “ElleDecor Italia” e “ADItalia”. Nata a Bologna e residente a Milano, ha conseguito la laurea in Architettura e Disegno Urbano presso il Politecnico di Milano con una tesi in storia dell’architettura dedicata alla confluenza tra il pensiero architettonico e quello artistico tra il 1965 e il 1976, tema letto in relazione alle pubblicazioni del critico Germano Celant sulla rivista “Casabella”. Dal 2019 porta avanti il suo progetto Forgotten Architecture, una piattaforma dove riscoprire architetture moderne dimenticate e meno conosciute in giro per il mondo. Il grande archivio formatosi negli anni di architetture dimenticate è diventato anche la principale risorsa dei suoi progetti indipendenti e delle sue collaborazioni con brand e istituizioni in qualità di moderatrice, curatrice e autrice.
Co-Autori e facilitatori:
Archistart, Basso Profilo, biro+, La Capagrossa