Luna d'oriente

Un’isola, due voci, diverse fedi. L’incrocio di culture e la condivisione di storie nei giorni del Natale diventano il cuore di uno spettacolo che mette al centro l’umanità, nella sua ricchezza di differenze. La nascita vista con l’occhio di religioni diverse, di credi sussurrati e radici lontane: preghiere, invocazioni, timori, desideri di pace e di amore per il prossimo che appartengono a ogni essere umano.

Su un lenzuolo di isola senza nome, nella notte di Natale, un uomo e una donna si ritrovano soli. Ognuno prega il proprio Dio, e quelle preghiere si materializzano, si parlano, si ascoltano. Identità diverse che non si oppongono, ma si intrecciano: nei frammenti di testi di grandi autori, nelle voci che sanno trasformare la solitudine in dialogo, le differenze si rivelano come ponti.

Lo spettacolo è un viaggio nel viaggio: un invito a guardare l’integrazione come motore di nuova vita, a riconoscere nell’altro non un estraneo, ma un compagno di cammino.

Il punto segreto e indispensabile che tutto unisce è il cuore: luogo in cui ogni voce, ogni cultura e ogni preghiera possono trovare accoglienza e diventare parte di una comunità più grande.