La violenza sulle donne e le sue radici nella quotidianità
Informazioni sull'evento
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CONVEGNO
La violenza sulle donne si manifesta in molti modi: umiliazione, negazione dell’autodeterminazione, impossibilità di indipendenza economica, sopraffazione fisica e psicologica, percosse fino ad arrivare al femminicidio. E ciò accade soprattutto all’interno dell’alveo familiare e amicale.
Le motivazioni sono molteplici, figlie di una cultura che costruisce e alimenta l'idea che una donna sia una cosa ("sei mia/sono sua") o una funzione ("la moglie/fidanzata/figlia/sorella/madre"), ma mai una persona dotata di autonomia.
Questa concezione distorta fatica a sradicarsi, anzi trova linfa negli stereotipi di genere che ancora improntano il vivere sociale, a partire dai modelli propagandati dalla pubblicità e da tanta parte dei media e ancora nella scuola e nel mondo del lavoro dove, nonostante norme e contratti garantiscano parità salariale a parità di mansione, gli spazi di discrezionalità mantengono un complessivo dislivello salariale tra il lavoro maschile e quello femminile.
Per questo è necessario andare a scavare là dove le radici della violenza alle donne allignano e dare strumenti innanzitutto per riconoscerle e riconoscere il problema.
Saluti istituzionali
Alberto Jannuzzelli, Presidente Società Umanitaria
Arianna Censi, Vice Sindaca Città metropolitana di Milano
Introduce
Marzia Oggiano, Vice Presidente Società Umanitaria
Intervengono
Alessandra Sento, Direttrice CSC Alghero Società Umanitaria
Gianfranco Viganò e Ermanno Porro, Associazione “Maschile Plurale”
Luisella Seveso, Commissione Pari Opportunità Consiglio Nazionale Ordine dei Giornalisti – Associazione G.i.U.L.iA.
Fabio Roia, Magistrato
Modera
Maria Elena Polidoro, Direttore Generale Società Umanitaria
Il convegno si aprirà con dei reading in lingua degli studenti della Scuola superiore di mediazione linguistica Prospero Moisè Loria della Società Umanitaria