La storia del sake. Degustazione di un sake ancestrale

La storia del sake. Degustazione di un sake ancestrale

Di Ikigai Room

Data e ora

gio, 18 lug 2019 19:30 - 21:30 CEST

Località

Ikigai Room Bologna

15A Via Nosadella 40123 Bologna Italy

Politica di rimborso

Niente rimborsi

Descrizione

La storia del sake e la sua evoluzione nei tempi moderni. Come si consumava prima, fino a come si abbina oggi.

Laboratorio sulla storia e degustazione del sake ( o più correttamente, nihonshu ) condotta da Giovanni Baldini di Firenze Sake, uno dei massimi conoscitori e portavoce in Italia del sake contemporaneo.

Durante la serata sarà possibile provare e scoprire un sake unico e inedito a Bologna finora: il sake non pastorizzato, e non solo.

Se intanto volete scoprire qualcosa di più del #sake, leggete questo articolo sul sito di Ikigai:
https://www.ikigairoom.it/sake-scopriamolo-insieme/

La partecipazione all'evento è riservata ai soci AICS Emilia Romagna 2018/19.

Prenotazione obbligatoria con contributo a persona di 15 € (tessera AICS esclusa per chi non fosse ancora socio), effettuabile al qui oppure direttamente in sede.

Posti limitati a 15 persone.

Inizio ore 19:30 puntuali.


FAQ

Ci sono requisiti di ID o di età minima per accedere all'evento?

Bisogna esser maggiorenni.

Come posso contattare l'organizzatore per eventuali domande?

Scrivete a info@ikigairoom.it

Qual'è la politica di rimborso?

Non è possibile.

Devo portare i biglietti stampati all'evento?

Organizzato da

L'Associazione Culturale Ikigai (生き甲斐, concetto giapponese di auto-realizzazione attraverso le piccole passioni e ideali di cui la nostra vita è costellata, e che restituiscono un senso e uno scopo a una esistenza altrimenti breve e difficile) nasce nel 2016 con il fine di promuovere la comunicazione tra le culture estremo orientali, in particolare quelle giapponesi, cinesi e coreane, e l'Italia.
Ikigai vuole avvicinare codici, storie, trame e linguaggi italiani ed estremo orientali, permettendo un dialogo di intrecci e lessici nuovi, creando luoghi a loro famigliari eppure ibridi, “stanze” di senso ed esperienza, aperte a chiunque abbia l'interesse di conoscere culture da sé “altre”, lontane ed apparentemente inaccessibili, ma sempre più vicine di quello che sembra.
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