La Porta della morte di San Pietro, diaframma magico tra arte e fede

La Porta della morte di San Pietro, diaframma magico tra arte e fede

Di Bergamo Festival

Data e ora

mar, 8 mag 2018 20:45 - 22:30 CEST

Località

Accademia Carrara Museo

82 Piazza Giacomo Carrara 24121 Bergamo Italy

Descrizione

Ospiti: Micol Forti

Introduce: Don Giuliano Zanchi, Segretario Generale Fondazione A. Bernareggi e Presidente del Comitato Scientifico di Bergamo Festival FARE LA PACE

Nel 1958 lo scultore Giacomo Manzù viene chiamato a Roma per eseguire il ritratto del nuovo Papa, Giovanni XXIII. Tra i due, entrambi bergamaschi, nasce un rapporto di grande stima e reciproco affetto. In virtù di questa speciale amicizia all'artista viene concesso di modificare la decorazione di una delle Porte della Basilica di San Pietro in Vaticano. Il tema inizialmente scelto, “Il trionfo dei santi e dei martiri della Chiesa” di difficile sviluppo per lo scultore, viene quindi scartato per sviluppare invece il tema della morte. Sono anni molto intensi nel dialogo tra arte e fede, e Manzù diventa uno degli interlocutori principali del rinnovamento artistico auspicato dal Concilio Vaticano II. In quest’opera il tema della morte esprime tutto il suo significato terreno: a fianco dei soggetti sacri tradizionali, come la Morte di Cristo, l’artista inserisce episodi non più riferiti alla sola cristianità ma universali, come la Morte per violenza, la Morte nello spazio e la Morte sulla terra.

MICOL FORTI, STUDIOSA DI ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA, DIRIGE LA COLLEZIONE D’ARTE CONTEMPORANEA DEI MUSEI VATICANI.

In collaborazione con Accademia Carrara di Bergamo e Musei Vaticani

Organizzato da

Bergamo Festival dà appuntamento ogni anno a quel pubblico che sente il bisogno di comprendere quello che accade attorno a ciascuno di noi in questo tempo di grandi e rapide trasformazioni.

La nostra è un’epoca di profondi cambiamenti.

Capirne la complessità è il primo modo per non subirli oltre che essere un antidoto a molte paure sempre in agguato. Fare cultura significa anche mettersi a servizio di queste essenziali necessità.

Per questo a ogni edizione Bergamo Festival*, grazie al lavoro del suo prestigioso Comitato Scientifico, mette a tema una questione che si impone per la sua attualità e prova ad approfondirla nei molti aspetti in cui agisce nella società e tocca le nostre vite.

Vengono quindi invitate figure di primissimo piano nel campo della politica internazionale, delle scienze umane, della letteratura, della filosofia, dell’economia, della religione, della cooperazione, e di molti altri ambiti dell’esperienza, per offrire occasioni di confronto con chi desidera avere qualche idea più chiara e cercare di farsene una propria.

Il centro dell’attenzione è sempre il miracolo della convivenza umana e del patto civico in cui essa si esprime, luogo della nostra vita e teatro delle speranze di tutti.

info@bergamofestival.it

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