Il quaderno di Radoslav
Data e ora
Il quaderno di Radoslav e altre storie della II guerra mondiale è la nuova raccolta di Aleksandar Zograf
Informazioni sull'evento
Aleksandar Zograf, pseudonimo di Saša Rakezić, giornalista musicale e disegnatore di fumetti serbo, è tra i maggiori esponenti a livello internazionale del graphic journalism. In Italia inizia a farsi conoscere attraverso le sue Lettere dalla Serbia del 1999, scritto durante i bombardamenti NATO sulla Serbia.
Da quel momento è diventato una presenza costante nel panorama editoriale italiano, con otto libri e una collaborazione quasi ventennale con Internazionale e Osservatorio Balcani e Caucaso – Transeuropa. Nel 2019 è stato ospite al Trieste Film Festival per presentare il docufilm d’animazione L’ultima avventura di Kaktus Kid, in cui indaga attorno alla figura di Veljko Kockar, geniale fumettista serbo del periodo prebellico condannato a morte dopo la liberazione di Belgrado dell’ottobre 1944.
Il quaderno di Radoslav e altre storie della II guerra mondiale è la nuova raccolta di tavole pubblicata dalla casa editrice torinese 001 Edizioni in collaborazione con Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa e Confluenze. Attraverso trenta fumetti e un lungo racconto autobiografico, Aleksandar Zograf ci trasporta all’interno della Seconda guerra mondiale, non limitandosi al contesto serbo ma aprendosi ad una prospettiva transnazionale ed europea. Partigiani, nazisti e collaborazionisti locali, ma anche donne e uomini comuni o poeti che hanno in qualche modo tentato di opporsi al destino di «vittime», rimanendo fedeli al proprio ruolo di artisti in un contesto di morte e assenza di speranza. Racconti che grazie al loro messaggio universale sono in grado di raggiungere un ampio pubblico di lettori provenienti da ogni parte del mondo. Il nuovo libro di una delle grandi voci del graphic journalism contemporaneo.
Il quaderno di Radoslav rappresenta un eccezionale approfondimento delle complesse vicende del periodo 1941-1945 in una regione d’Europa spesso marginalizzata nella memoria di quel conflitto. Si tratta di un patrimonio di storie che aiutano a comprendere la dimensione umana del conflitto e che stimolano riflessioni che vanno al di là dello specifico contesto e tempo a cui fanno riferimento.
Incontriamo l’autore questa volta non nei nostri spazi ma in quelli dell’Ostello Bello, in Via Medici, 4, in dialogo i giornalisti Disma Pestalozza (Radio Popolare) e Christian Elia (Q Code Magazine) e con la traduzione della slavista Valentina Sileo.
L'incontro è organizzato e promosso da Ostello Bello, Radio Popolare, Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa, Noi libreria, Q Code Magazine, ViaggieMiraggi e Confluenze.
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