Il più grosso problema della sicurezza IT? Le persone

È ormai nota l’immaturità delle PMI in termini di sicurezza, ma nessuno sa che gli individui restano il principale vettore di attacco da parte degli hacker.

Quindi il più grande single point of failure della sicurezza non è la tecnologia ma sono le persone.

Secondo una ricerca di Proofpoint dell’anno scorso il fattore umano è considerato dal 94% dei CISO una delle principali preoccupazioni per la sicurezza aziendale.

Sono molti i modi in cui i dipendenti possono rendere più vulnerabile l’azienda, dalla tendenza a cliccare sui link pericolosi (80%) all’utilizzo in modo incontrollato di dispositivi USB (65%), scaricare allegati e file da fonti sconosciute (57%) e condividere informazioni personali con fonti esterne (57%).

Non c’è per forza dolo, in molti casi il rischio nasce da una scarsa attenzione generale alla sicurezza.

Questo è un problema enorme soprattutto per piccole e micro imprese.

• Quali sono i rischi quando si ha a che fare con le persone?
• Come trasformare il fattore umano da anello debole a risorsa della cybersecurity?
• Come ripensare la cybersecurity dal punto di vista degli umani?

Ne parleremo il 9 Giugno alle 15:30 con Enrico Frumento, Senior Domain Specialist nell’area Cybersecurity presso il Cefriel, specializzato nel campo della sicurezza informatica e autore di numerose pubblicazioni su riviste internazionali e libri.

Con lui cercheremo di capire se gli umani sono fonte di pericolo o un elemento di protezione e in che modo le persone possono svolgere un ruolo positivo nella sicurezza aziendale.