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geografie di un sogno e altre solitudini
L'indirizzo della Location Segreta ti verrà SUBITO inviato nella stessa email dell'ordine di acquisto. CONTROLLA SEMPRE LA CARTELLA SPAM.
Quando e dove
Data e ora
Località
Trastevere Via Gustavo Modena, 92 00153 Roma Italy
Mappa e indicazioni
Come arrivare
Politica di rimborso
Informazioni sull'evento
IMPORTANTE: È ammesso allo spettacolo un Viaggiatore alla volta ogni 15 minuti. Ogni Viaggiatore potrà comprare un solo biglietto corrispondente al turno e all'orario indicato sullo stesso e online. Assicuratevi che il GIORNO e l'ORARIO indicati sul biglietto siano quelli da voi desiderati prima di procedere con l'acquisto. L'indirizzo della Location Segreta ti verrà SUBITO inviato nella stessa email di conferma dell'ordine di acquisto. CONTROLLA SEMPRE LA CARTELLA SPAM.
Che cos'è "Geografie di un sogno e altre solitudini"?
"Geografie di un sogno e altre solitudini" è un'emozionante e innovativa esperienza teatrale interattiva che posiziona lo spettatore al centro di una sorta di percorso catartico intorno a temi importanti quali la morte, la vita, l’amore e la solitudine.
Gli spettatori, che entreranno in teatro da soli e uno alla volta, saranno “Viaggiatori” che si sposteranno e attraverseranno una serie di “situazioni" di vita reale per loro improbabili, ma in cui affioreranno sentimenti che in un modo o nell’altro percorrono l’esistenza di tutti. L’obiettivo sarà far sentire i “Viaggiatori” protagonisti dei singoli vissuti di scena, che si mescoleranno con le loro più intime sfere personali.
Ma devo recitare?
No. Il Viaggiatore sarà libero di godersi l’esperienza come meglio vorrà, sempre accompagnato dalla benevola guida degli attori. Anche la sola presenza nelle singole scene sarà comunque sufficiente a generare riflessioni che toccheranno le corde più profonde dell’anima dei partecipanti.
Mi posso spaventare?
No. Nonostante lo scopo finale sia quello di incoraggiare il Viaggiatore a uscire dalla propria zona di comfort e superare i propri limiti e le proprie paure sarà sempre soltanto il Viaggiatore a scegliere se e come farlo. Tutto nell'attenta supervisione degli attori.
È adatto ai più piccoli?
Non saranno ammessi allo spettacolo i minori di 16 anni.
Come mi devo vestire?
Bisogna vestirsi in maniera comoda.
Posso fare foto?
No. È severamente vietato fare foto e video. Cellulari e altre foto/video camere non saranno accettati all'interno dello spazio.
Perché non si possono fare foto e video?
Per evitare che la divulgazione sui social e online di materiale inerente al contenuto dello spettacolo rovini l'effetto sorpresa e quindi l'esperienza agli altri Viaggiatori.
IMPORTANTE: al fine di non divulgare il contenuto dell'esperienza online (es. stati di Facebook, caption Instagram, Blog, Giornali ecc.) e offline e assicurare una fantastica esperienza a TUTTI i Viaggiatori ti verrà chiesto di firmare un Accordo di Non Divulgazione (NDA) prima di entrare all'interno dello spazio.
Dove posso lasciare il mio cellulare e le mie foto/video camere?
Saranno messi a disposizione del Viaggiatore una cassetta portavalori all'ingresso dello spettacolo dove potrà ritirarli alla fine dell'esperienza.
Quanto dura l'esperienza?
30 minuti.
Quante persone entrano alla volta?
Si entra 1 persona alla volta.
Posso entrare con qualcun'altro?
No. Ogni esperienza è personale e intima e deciderai tu solo come viverla.
Dove si svolgerà "geografie di un sogno e altre solitudini"?
Ti manderemo una email qualche giorno prima dello spettacolo per comunicarti l'indirizzo della location segreta.
Quando sarà lo spettacolo?
"Geografie di un sogno e altre solitudini" si svolgerà dal 11 al 13 e dal 17 al 20 settembre 2020.
Come funziona con i biglietti?
È ammesso allo spettacolo un Viaggiatore alla volta ogni 15 minuti. Ogni Viaggiatore potrà comprare un solo biglietto corrispondente al turno e all'orario indicato sullo stesso e online.
IMPORTANTE: Assicuratevi che il GIORNO e l'ORARIO indicati sul biglietto siano quelli da voi desiderati prima di procedere con l'acquisto.
A che ora devo venire?
È FONDAMENTALE che TUTTI i Viaggiatori si presentino all'entrata della location 15 minuti PRIMA dell'orario indicato sul biglietto acquistato.
Chi ci sarà ad accogliermi al teatro?
Ogni Viaggiatore verrà accolto e guidato dal nostro preparatissimo staff.
Verranno rispettate le norme sanitarie nazionali connesse alla situazione pandemica?
Certamente. L'intera esperienza rispetta nel pieno le norme sanitarie nazionali connesse alla situazione pandemica del Covid19.
A chi andranno i soldi del biglietto?
Il progetto vuole essere uno stimolo alla ripresa delle attività artistiche. Per questa ragione, il ricavato dei biglietti verrà interamente devoluto al teatro e ai giovani attori colpiti dalla crisi economica provocata dal Covid19.
Posso accedere all'esperienza se ho disabilità o difficoltà motorie?
Vogliamo che "Geografie di un sogno e altre solitudini" sia un'esperienza inclusiva e accessibile per tutti. Per via della particolarità della location e del protocollo sicurezza per il Covid19, tuttavia, chiediamo a tutti i potenziali Viaggiatori con disabilità o difficoltà motorie a scriverci a geografiediusogno@gmail.com prima di acquistare i biglietti per assicurare un'esperienza ottimale.
Cosa mi devo aspettare?
Questo dipende da cosa ti aspetti da te stesso.
A chi mi rivolgo se ho altre domande?
Per ulteriori informazioni puoi scriverci a geografiediunsogno@gmail.com.
Aspetta, aspetta... ma perché Geografie?
"Geografie di un sogno e altre solitudini" si ispira alle teorie del movimento artistico e culturale dell'Internazionale Situazionista, e più precisamente alle nozioni di psicogeografia e deriva.
Nel 1958, il movimento Internazionale Situazionista definisce il termine psicogeografia come "studio degli effetti precisi dell'ambiente geografico, disposto coscientemente o meno, che agisce direttamente sul comportamento affettivo degli individui.” Al centro dell’esperienza geografica (soprattutto urbana) viene posta la relazione tra la psiche e l’ambiente, che ha come scopo quello di decostruire e ri-costruire gli spazi con un obiettivo di ribaltamento.
L’Internazionale Situazionista vuole rovesciare le visioni indotte tanto dal mondo capitalista quanto dalla società dei consumi, viste come una minaccia all’essenza dell’identità umana (es. procurando l’alienazione dell’individuo).
Nel suo “Società dello Spettacolo”, il situazionista Guy Debord critica lo sviluppo delle moderne collettività, nella quale la vita sociale autentica è stata sostituita dalla sua rappresentazione e in cui la passiva identificazione con lo “spettacolo” (la relazione tra le persone mediata dalle immagini), compreso il teatro, ha soppiantato la genuina socialità.
Per i situazionisti, per cambiare occorre (ri)partire dalla vita di tutti i giorni, bisogna (ri)cominciare dagli spazi urbani moderni (come le periferie), che facilitano l’alienazione e banalizzazione dell’individuo e della quotidianità. E l’unico modo per cambiare il quotidiano e i suoi spazi, è creare “situazioni”, ovvero “momenti di vita deliberatamente costruiti allo scopo di risvegliare e perseguire desideri autentici, sperimentare il sentimento della vita e dell'avventura” (Guy Debord).
Già nel 1956, Debord teorizza la pratica della deriva quale strumento principale di indagine psicogeografica, consistente nell’errare all’interno di uno spazio (soprattutto urbano) più o meno ristretto, attraversando diversi ambienti e lasciandosi influenzare dagli stimoli che questi offrono e dai sentimenti che suscitano.
Prendendo in prestito le teorie dei Situazionisti Internazionali, Geografie di un Sogno e Altre Solitudini vuole essere una sperimentazione contemporanea di “teatro situazionista”, ovvero di “deriva teatralizzata”, che punta a coinvolgere lo Spettatore/Viaggiatore in un gioco che lo porta alla decostruzione dell’Io generato dagli ambienti della quotidianità indotta dagli schematismi sociali e al (ri)conoscimento catartico del Sé. Per questa finalità viene costruita una serie di situazioni specifiche, articolate su più livelli semantici e sotto-trame, che attraggono il Viaggiatore in una dimensione emozionale e identitaria in cui potrà ritrovare l’autenticità dei sentimenti senza quelle incrostazioni sociali che l’hanno ormai oscurata nella pratica quotidiana.