Evento Teatrale: "QUATTRO GIORNI ALL’ULTIMA LUNA" di Francesca Mercadante
Data e ora
Politica di rimborso
Niente rimborsi
L'evento si svolgerà nella splendida location della Torre Doria di Scopello, dove gli ospiti verranno accolti con un rinfresco di benvenuto.
Informazioni sull'evento
13 LUGLIO 2022 ore 20,30 “Torre Doria” di Scopello - Castellamare del Golfo (TP)
Nell’ambito del Programma Culturale del Club per l ’UNESCO di Palermo dedicato al Decennio del Mare dell’UNESCO 2021 – 2030.
In un Contesto storico naturalistico esclusivo quello di Torre Doria di Scopello, torre di avvistamento del XVI secolo, che sovrasta i Faraglioni e il mare di Scopello, in uno scenario naturale irripetibile illuminato dalla Super Luna di Luglio che farà da cornice alla Piecè teatrale, si narrerà una leggenda che girava nelle corti nordiche, scritta dal poeta Armeno Al Himyari alla fine del XIV sec. una storia inedita: la resistenza di Sikilla contro Federico II lo Svevo conquistatore nella fine della plurisecolare storia dei Musulmani in Sicilia che arrivarono dal mare
Un Mare inclusivo quello Mediterraneo che ha visto avvicendarsi diverse civiltà e coesistere tra loro, come quella Araba e Normanna che hanno lasciato un profondo segno nell’identità siciliana, lasciando testimonianze intangibili nel linguaggio e nella cucina tradizionale e tangibili come le Cattedrali di Palermo Monreale e Cefalù uniche al mondo tanto da essere dichiarate Patrimonio dell’ Umanità dall‘UNESCO con il Sito Seriale Arabo Normanno.
Evento Teatrale
QUATTRO GIORNI ALL’ULTIMA LUNA
di Francesca Mercadante
Dal Rawd-al-mi’ tar’ di Ibn-Abd al-Mun’im al-Himyari L’ultima Luna
Libera interpretazione della romanza di Muhammed Ibn Abbad e la sua eroica figlia
Il tema della romanza, la resistenza musulmana contro Federico II viene rimarcato, nella libera interpretazione, dalla dualità dei protagonisti, ciò che essi rappresentano nell’immaginario collettivo ovvero sentimenti diversi per cultura e appartenenza: il potere del conquistatore e la disperazione del vinto; la resistenza eroica e il suo onorevole riconoscimento; il sentimento amoroso e il suo disprezzo; la resa ma non la vittoria.
Il testo scritto in un linguaggio pseudo aulico e arabescato, tipico della prosa araba, in questo caso volutamente marcato nei tratti sicilianizzati (siculo-arabizzato e pseudo latinizzato), sottolinea ciò che, nonostante il tempo, è rimasto come patrimonio linguistico comune delle due diverse identità culturali.
La romanza, in scena con fare della tradizione popolare dei pupi siciliani, è rappresentata con quattro quadri/tempi, a sottolineare i sentimenti attraverso i colori e gli stacchi musicali. Allestita con garbo ed eleganza, adatte al monumentale luogo di rappresentazione, riporta un tocco di interculturalità storica e tradizione della linguistica siciliana.
Attori
Chiara Calandrino : Ibina
Carlo Suppa : Federico II
Antonio Sanclimenti : Traduttore
Antonella Schirò : Luna
Giuseppe Lipari : Narratore
Musiche: J. Š. Slavenski, Islamic Call to Prayer Symphony of the Orient | Muslim Movement;
Mario Incudine: Abballalaluna.
Direzione/coordinazione: Francesca Mercadante
Con la collaborazione di : Edizioni del Mirto, Ass. Mirto Verde, Piccolo Teatro di Alcamo
Sponsor : Tenute Orestiadi