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ERNESTO FANTOZZI, FOTOGRAFIE 1958-2018
Ernesto Fantozzi è il protagonista del prossimo appuntamento espositivo del Museo di Fotografia Contemporanea.
Quando e dove
Data e ora
Località
Museo di Fotografia Contemporanea 10 Via Giovanni Frova 20092 Cinisello Balsamo Italy
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Come arrivare
Informazioni sull'evento
TESTIMONIANZA AUTENTICA DI UNA SITUAZIONE SPONTANEA
ERNESTO FANTOZZI, FOTOGRAFIE 1958-2018
4 dicembre 2022 – 29 gennaio 2023
Museo di Fotografia Contemporanea, Cinisello Balsamo Milano
A cura di Carlo Cavicchio, Maddalena Cerletti, Sabina Colombo
Inaugurazione sabato 3 dicembre ore 16.30. Sarà presente l’autore
La mostra omaggio al grande fotografo è l’inizio di un lavoro di valorizzazione, studio e catalogazione del suo archivio, recentemente donato al Museo. Il fondo rappresenta l‘intera sua produzione fotografica e consta di circa 75mila unità, tra stampe alla gelatina bromuro d’argento, negativi e provini.
“Questa fotografia è testimonianza autentica di una situazione spontanea” – è la frase manifesto appuntata meticolosamente dall’autore sul verso di ogni stampa. Poche parole che esprimono la sua idea di fotografia documentaria lontana da ogni formalismo estetico, radicata, invece, nella realtà. Non si tratta solo di esplicitare la natura di una fotografia diretta e non manipolata come valore morale ma di manifestare un atteggiamento di empatia e di viva partecipazione nei confronti delle “cose della vita” e della gente comune, che vengono descritte “così come sono”.
Ernesto Fantozzi inizia a fotografare alla fine degli anni Cinquanta fino ai primi anni Settanta e, dopo una pausa di vent’anni, durante la quale si dedica principalmente all’insegnamento, riprende l’attività fino ai giorni nostri.
Egli stesso si definisce un ‘fotografo documentarista’, un ‘fotografo della realtà’ e realizza fotografie in bianco e nero, escludendo volutamente il colore. Rivolge il suo sguardo alla quotidianità che conosce, agli aspetti meno appariscenti e ordinari della vita. Documenta la città di Milano e il suo hinterland soffermandosi sul paesaggio urbano e suburbano e sul racconto della vita sociale all’interno della metropoli con un’attenzione alle abitudini, alle relazioni, alle persone che la attraversano, che scorrono e si intrecciano.
Partendo dalla fotografia “della famiglia seduta nel tinello che guarda il Festival di Sanremo alla televisione” (Milano, 1958) - che l’autore stesso definisce in un’intervista del 2002 “la mia prima foto, che potrei definire “consapevole” - le opere in mostra seguono un ordine in parte cronologico e tematico che accosta la produzione più famosa degli anni Sessanta a quella meno cosciuta del secondo periodo, a partire dai primi anni Novanta.