Pannello azioni
Enti culturali e Centro di Competenza
Enti culturali e Centro di Competenza: il progetto europeo 4CH raccoglie le best-practice
Quando e dove
Data e ora
Località
Palazzo dei Congressi Via Valfonda, 9 50123 Firenze Italy
Mappa e indicazioni
Come arrivare
Informazioni sull'evento
tourismA Salone Archeologia e Turismo Culturale - SALA VERDE
09.30 Save the Ukraine Monuments
09.45 Francesco Taccetti, INFN, Coordinatore di 4CH
«Il progetto 4CH: stato di avanzamento e il nodo italiano»
10.00 Sara Abram, Segretario Generale, Fondazione Centro Conservazione Restauro “La Venaria Reale”
«Scenari digitali per il restauro, la ricerca e la formazione al Centro Conservazione Restauro»
10.15 Biancamaria Aranguren, IIPP – Istituto di preistoria e Protostoria; Nicola Amico, PIN scrl Polo Universitario “Città di Prato”
«I digging stick di Poggetti Vecchi: digitalizzare la rivoluzione tecnologica dei Neanderthal»
10.30 Eva Degl'Innocenti, Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Taranto
«Il Museo MArTA 3.0: un'Archeologia al Futuro»
10.45 Pausa
11.15 Valentina Anselmi, Direttore scientifico del Sistema Museale dell’Arcipelago Toscano
«Il Sistema Museale dell’Arcipelago Toscano S.M.AR.T. Sfide e prospettive verso l’inclusione sociale e l’accessibilità museale»
11.30 Aldo Grassini, Presidente Museo Omero
«L’accessibilità è un dovere etico-politico»
11.45 Lorella Alderighi, Funzionario Archeologo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Pisa e Livorno; Luca Maria Foresi Università di Siena, Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell'Ambiente
«Pianosa: dallo scavo archeologico alla valorizzazione»
12.00 Arianna Vernillo, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
«Gonfienti, da emergenza a risorsa culturale. L'area archeologica, il centro di ricerca e il museo»
12.15 Conclusioni
Sarà disponibile il servizio di interpretariato LIS/ITA
INGRESSO GRATUITO
Il progetto 4CH
Il primo gennaio 2021 ha avuto inizio il progetto 4CH finanziato dalla Commissione Europea per progettare e costituire un Centro di Competenza per la Conservazione del Patrimonio Culturale Europeo attraverso l’utilizzo di tecnologie dell’informazione. L’obiettivo principale di tale centro e dei Centri nazionali ad esso collegati è dunque la protezione e la salvaguardia degli edifici storici e dei siti contro i disastri e le calamità naturali, e la possibilità di mitigarne gli effetti sul patrimonio inamovibile. Gli strumenti individuati sono di carattere tecnologico, organizzando in un sistema informativo avanzato la conoscenza relativa alla struttura, alla forma e all’aspetto, e quella delle condizioni di conservazione dei materiali e del rischio di degrado. Questo sistema di conoscenza dovrà anche essere adatto a supportare la valorizzazione di questo patrimonio, che sempre di più si basa su strumenti digitali, partendo dal concetto che la valorizzazione è la migliore forma di conservazione.
Particolarmente da quest’ultimo punto di vista è chiaro che l’ambito di intervento del progetto si estende fino a comprendere questo patrimonio e il suo contenuto, ad esempio gli oggetti esposti in un museo collocato in un palazzo storico, i reperti archeologici provenienti da un sito ma ospitati in un museo ad esso collegato, le opere d’arte originariamente concepite per essere esposte in un particolare edificio (come una chiesa) e ora conservate in un museo, e così via. Anche le tecnologie digitali utilizzate per la valorizzazione del patrimonio sono sostanzialmente le stesse per un museo o per un edificio storico, pur se applicate a scala diversa.
La partecipazione della comunità
La realizzazione del progetto del Centro di Competenza europeo e di quelli nazionali è stata affidata a un consorzio di istituzioni di alta qualità con competenze diversificate. Tuttavia, queste istituzioni non possono lavorare in isolamento dai bisogni reali della (o delle) comunità di riferimento e quindi sono stati previste delle forme di coinvolgimento di tutte le comunità o enti interessati. Queste comprendono le istituzioni e gli operatori dei beni culturali, le amministrazioni e i decisori politici, gli esperti di tecnologie digitali e del patrimonio culturale. È stata perciò prevista una fase di coinvolgimento diretto di queste comunità ed enti per recepirne le esigenze, mantenendo nel tempo questo tipo di continua collaborazione.
Il rapporto con le istituzioni culturali
Oltre ai temi di conservazione propri di 4CH, hanno dunque grande importanza quelli di valorizzazione, per i quali c’è una continuità fra contenitori e contenuti che non si può rescindere. Poiché fra i compiti del Centro di Competenza che 4CH sta progettando vi è quello di fornire assistenza alle istituzioni culturali per lo sviluppo delle applicazioni digitali alle problematiche di loro competenza, è opportuno raccogliere indicazioni iniziali da questa comunità per orientare il progetto.
Un primo elenco delle tipologie di musei che ricadono in questa prospettiva, con il relativo contesto, comprende fra l’altro:
• Laboratori e centri di conservazione e restauro: sono i principali interlocutori per tutte le attività di conservazione.
• Musei archeologici/siti archeologici: è necessario contestualizzare i reperti e, viceversa, “popolare” i siti archeologici con gli oggetti trovati nel sito che sono una componente fondamentale dell’interpretazione.
• Gallerie d’arte/edifici e contesti storici: anche se in misura meno evidente rispetto al precedente, in moltissimi casi è utile contestualizzare l’opera rispetto alla collocazione originaria, come pure riferire gli oggetti e i soggetti rappresentati a contesti storico-artistici precisi. Viceversa, un edificio storico è anche il suo uso attuale.
• Patrimonio culturale industriale: l’integrazione fra macchinari, processi industriali e edifici industriali è ben chiara, tant’è vero che molti musei industriali sono collocati in ex strutture industriali.
• Edifici religiosi e opere d’arte in essi contenute ora o in passato: l’integrazione (virtuale) fra contenitore e contenuto aiuta a capire meglio entrambe e a spiegare i valori immateriali che in questo caso sono di particolare rilevanza.
Workshop di settore
Per attivare la partecipazione della comunità e ricevere utili indicazioni sulle iniziative in atto, sulle problematiche e sulle necessità dei musei si propone di individuare un gruppo di esperti – uno per ogni area – che indichino le specificità e le priorità di ogni settore, e i potenziali interessati. Sulla base di queste indicazioni si organizzeranno dei workshop tematici uno per ciascuna delle aree suddette. Ogni workshop sarà aperto dalla presentazione di un breve documento di indirizzo e dell’impostazione di un caso di studio. Si discuteranno quindi le richieste, le proposte e le esperienze dei partecipanti, definendo alla fine un possibile programma di lavoro.