Elio Franzini "Il sublime. Dalla retorica antica al postmoderno"
Informazioni sull'evento
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S A F F OSperimentazioni ArtisticheFilosofiche Fuori Orbita
"L'ANIMA E IL SUBLIME"* 23 Gennaio ELIO FRANZINI
Il Sublime: Dalla retorica antica al postmoderno.
Donazione da 15 euro
«La natura non valutò noi, l'uomo, come un animale di poco conto e ignobile, ma introducendoci nella vita e nell'ordine dell'universo come in una gran festa, per essere spettatori di tutto quello che lì avviene (...) subito infuse nei nostri animi un amore invincibile verso tutto ciò che è grande e, in un certo senso, più straordinario di noi. Per questo, all'impulso della speculazione umana neppure l'intero cosmo è sufficiente, ma i pensieri spesso sorpassano i confini che li avvolgono, e un uomo che contempli tutt'attorno la vita, in quale misura preponderante in ogni cosa abbia potere lo straordinario, il grande, il bello, subito capirà per cosa siamo nati ».
Longino
sabato 23 Gennaio dalle 10.00 alle 13.00
l'incontro si svolgerà on line.
per info e iscrizioni: fe@fabbricaesperienza.it
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Calendario degli incontri
* 20 Febbraio CARLO SERRA
Deserti sublimi. Varèse e le forme riflesse.
* 20 Marzo PAOLO SPINICCI
L’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo: Riflessioni sulla natura di due operazioni immaginative.
* 27 Marzo GIUSEPPE CIVITARESEVisioni sublimi e nascita ella psiche. Il bello è solo l'inizio del tremendo
* 17 Aprile FLORINDA CAMBRIAL'anima e il lavoro dell'infinito.* 22 Maggio CARLO SINILa soglia dell'anima. L’altrove del bello e del vero.
* 5 Giugno ROBERTA DE MONTICELLI“E misi me per l’alto mare aperto”. Ulisse e noi.*19 Giugno FRANCO RELLAL'illimitato dell'anima. L'illimitato delle cose.
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Costo per gli 8 incontri: donazione 80 euro
Riduzione soci Jaca Book, Card Circolo Autori Lettori: 50 euro
Agli iscritti sarà suggerita una bibliografia indicata dai relatori.
Info e iscrizioni:
fe@fabbricaesperienza.it
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"Il seminario intitolato a Saffo nasce dal desiderio di riportare le idee alla loro scaturigine esistenziale, in una riunificazione di elementi palpabili e sottili che le discipline hanno via via svincolato e dissolto, ma che si presentano unite nell'esperienza della vita. come dice la poesia che celebra l'amore - massima potenza dell'umana esperienza conoscitiva - al culmine del piacere pare di morire: un 'convergere di opposte passioni' permette di cogliere, con tutto l'essere, il significato della vita. saffo ci invita a pensare col corpo, al cui centro batte il cuore, dispensatore di impulsi poetici. se Eros è la via della conoscenza filosofica, la poesia celebra questo cammino e il teatro lo rappresenta. stare sul crinale della passione conoscitiva forse vuol dire correre il rischio di andare fuori orbita, come l'asteroide, o alla deriva, come la nave di Platone verso Siracusa, perché la salvezza è continuare a percorrere quelle stesse rotte antiche e ri-cordare perché si misero in mare Ulisse e i suoi compagni, oltre le colonne d'Ercole, alla ricerca della propria umanità, sempre da venire, da fare, da inseguire in versi. il canto echeggia come nostalgia di casa a cui voler tornare sempre, senza potervi dimorare mai"
(dalla quarta di copertina tratta dall'Introduzione di Irina Casali al primo volume del seminario SAFFO
"QUAL E' L'ORIGINE DELL'OPERA "D'ARTE? Jaca Book 2020)
La filosofia, dal tempo della sua origine, s’incarna nel dialogo vivo dell’oralità, accendendo un desiderio di sapere che s’inscrive nell’anima degli uomini, passando da cuore a cuore. Confrontarsi con l’origine provoca una nostalgia del ritorno.
Si torna sempre dove il cuore duole. A casa.
Come dice Novalis “a rigore la filosofia è nostalgia, il desiderio di trovarsi dappertutto come a casa propria”.
Tornare a casa non è solo ripetizione, ma anche sempre differenza, messa in moto, che segna, ad ogni passo, un nuovo inizio.
Si torna ancora. Si torna sempre. "Ancora" è la parola dell’amore. Desideriamo e torniamo alle persone, alle parole, alle cose che amiamo. Sempre le stesse, sempre diverse.
Per questo vorremmo porci, ancora, alcune domande.
L'amore, la filosofia, l'opera d'arte, originano da un'insufficienza essenziale, da un vuoto costitutivo del soggetto, e si realizzano nel desiderio di colmare. Questo desiderio di riunificazione, dice Platone, prende il nome di amore. Il processo erotico nutrito dalla nostalgia è sempre anche compositivo, generativo, riproduttivo. Simbolo, dal verbo symballein (prendere insieme), indica proprio l'unità che reca il segno di un'antica divisione. Questo "tenere insieme" due metà è ciò che accade in tutti i processi di simbolizzazione di cui abbiamo testimonianza attraverso le opere d'arte. E se l'opera d'arte realizza, ogni volta, questa operazione simbolica di riunificazione, la filosofia, da sempre, la racconta.
Da qui l'urgenza di riunire in un dialogo queste discipline, evidenziandone il legame essenziale. Perché l'aspetto estetico dell'esperienza ha bisogno del significato, e il pensiero richiede una forma sensibile. Non in quanto cose separate, ma piuttosto come forme di uno stesso fenomeno.
Se il desiderio filosofico nasce dalla mancanza e l'arte e interpreta questa necessità il tentativo è quello illuminare una via, o uno stile, con cui guardare e stare nei fenomeni, per fare dell'incontro tra questi due aspetti complementari dell'esperienza una sintesi possibile.
PASSATE EDIZIONI
* "Qual è l'origine dell'opera d'arte?"
2016/17
* "Nostalgia dell'origine"
2018
* "Il visibile e l'invisibile"
2019
* "Lo sguardo del fanciullo"
2020
Grazie alla collaborazione editoriale e culturale tra FE Fabbrica Esperienza e la casa editrice Jaca Book, dopo la pubblicazione del primo volume del seminario SAFFO "QUAL E' L'ORIGINE DELL'OPERA D'ARTE?" (2020), seguirà la pubblicazione dei successivi testi del seminario.