DRITTI AL CUORE - Madame Bovary
Panoramica
MADAME BOVARY
premio STAZIONI DI EMERGENZA 2014
scritto e diretto da Luciano Colavero
con Chiara Favero
scenografia Alberto Favretto e Marcello Colavero
suono Michele Gasparini
luci Elisa Bortolussi
costumi Stefania Cempini
foto di scena Paolo Porto e Giulia Gattere
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Lo spettacolo
Il cuore umano non si allarga che con un taglio che lo squarcia. | Flaubert
Madame Bovary torna in scena. Incontrare la scrittura di Flaubert è stato un evento nel nostro percorso e dopo dieci anni dal nostro primo incontro, Emma Bovary continua a guardarci in faccia perché è al centro di un romanzo fondato “su niente”, come diceva l’autore stesso, perché le nostre fughe sono ancora impossibili e i nostri desideri ancora irrealizzabili. Oggi come dieci anni fa, oggi come 170 anni fa.
Madame Bovary, per noi, è stato il grande romanzo “maggiore” da “minorare”, come diceva Deleuze/Carmelo Bene. Il solido “finito” su cui lavorare e rilavorare ancora per raggiungere, in un ideale moto contrario, un instabile “non-finito”.
La nostra drammaturgia è una riscrittura radicale. Il testo è stato scritto come un’unica frase, ininterrotta, che prende materia da tutto il romanzo e va dritta verso la fine. Il flusso della recitazione, su questa linea che non si ferma mai, opera una continua interruzione e frantumazione, una trasformazione costante, fino all’ultimo respiro. All’inizio dello spettacolo Emma entra correndo. Tutto è già successo, ha già perso tutto, la sua casa è vuota. In scena c’è solo una lunga pedana, un corridoio sollevato da terra, un palcoscenico che è troppo stretto per recitare e dal quale si potrebbe cadere in ogni istante. Emma ci sale sopra e divora manate di arsenico. Da quel punto in poi, inizia a morire. E mentre muore noi siamo lì, con lei. Fino all’ultimo battito del suo cuore.
Più che di un monologo, si tratta del diario di un martirio claustrofobico. Colavero
essicca Flaubert in una versione contemporanea e minimale di Bovary, riuscendo a
condensare – e far ugualmente esplodere – il dramma su una panca/non luogo
beckettiano che è simultaneamente vetrina, galera, rifugio, trampolino pronto per il
salto decisivo e patibolo d’esecuzione. Di cui la stessa Bovary – una convincente
Chiara Favero – è l’artefice. L’ultima cosa che sentiamo, prima del buio finale, è un
microfono che amplifica il battito affannato del suo cuore.
| Francesca Saturnino – La Repubblica
Informazioni per gli spettatori
Ingresso per lo spettacolo: 12€* al netto dei costi di prevendita
Gli spettacoli sono riservati a soci ARCI, la tessera, del costo di 10 euro, ha validità annuale e permette di accedere a tutti gli eventi in programma: spettacoli, concerti e reading teatrali.
Sarà possibile tesserarsi in loco la sera dello spettacolo ma consigliamo a tutti gli spettatori non muniti di tessera di compilare il modulo di preadesione attraverso l'APP Arci: https://tessera-arci.it
Per gli spettatori che desiderassero acquistare il biglietto e/o tesserarsi in loco, il giorno di spettacolo la biglietteria è aperta dalle ore 18:00.
Consigliamo di arrivare almeno 15/30 min prima dell'inizio degli spettacoli. Per maggiori informazioni visita il sito www.carichisospesi.com
Politica di rimborso: i biglietti acquistati sono rimborsabili in caso di malattia dello spettatore o per annullamento della replica per cause dipendenti dall'organizzatore. In alternativa, dopo averne fatto richiesta alla mail carichisospesi@gmail.com, i biglietti acquistati possono essere utilizzati per partecipare a un'altro spettacolo a scelta della rassegna DRITTI AL CUORE 2025/2026.
Buono a sapersi
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