Design your next to be - Terza conferenza Becoming Manager 2021

Design your next to be - Terza conferenza Becoming Manager 2021

Evento in collaborazione con TEDxVicenza, aperto a tutti gli studenti dell'Università

Di JEst

Data e ora

gio, 2 dic 2021 17:00 - 18:30 CET

Località

Sala 3 - Università di Vicenza, secondo piano

87 Viale Margherita 36100 Vicenza Italy

Informazioni sull'evento

https://unipd.zoom.us/j/87198425591

ID riunione: 871 9842 5591

Come applicare il design thinking allo sviluppo personale e professionale?

Nell’immaginario collettivo innovazione è sinonimo di big idea. Un’idea geniale frutto della mente del suo ideatore, un vero designer quindi, che diventa una sorta di deus ex machina in grado di portare l’impresa fuori dallo stallo grazie all’idea vincente sul mercato.

Ma non può essere così: le idee geniali si sciolgono sulla brace della realtà, di Steve Jobs ne nasce uno su un milione, e gli uomini pronti a sacrificare tutto per raggiungere il loro obiettivo non sempre hanno un impatto positivo per se e per gli altri.

Ma come cambiare allora le cose? L’innovazione richiede soprattutto un cambiamento di approccio che permetta il nascere delle idee che funzionano. Per fare questo abbiamo bisogno, oggi, di strumenti intangibili, di metodi che guidino le nostre azioni. E proprio il design ha generato uno dei metodi più utilizzati oggi per fare innovazione: il design thinking.

Il design thinking, o human-centered design come lo definisce Tim Brown, CEO di IDEO, ci permette di creare soluzioni che soddisfano i bisogni reali delle persone progettando prodotti e servizi innovativi che guardano al futuro. Unire le necessità percepite (qualcosa di molto concreto) con una risposta che oggi non esiste (qualcosa di decisamente ideale) è un passaggio tutt’altro che scontato.

Dal primo paper di Tim Brown e David Kelley dei primi anni 2000 le metodologie di innovazione del design hanno continuato ad evolversi nei turbinosi ultimi 20 anni per fornire strumenti sempre più evoluti che permettessero, a differenza di altre discipline, non di fornire soluzioni ma di porre le giuste domande, non di definire ciò che è giusto, ma di aiutare le persone a trovarle collaborando.

Perché se l’innovazione è cambiare il comportamento degli altri, farlo è uno sport di squadra.

Per questo l’empatia è importante. I designer non sono dei produttori seriali di idee, quanto degli instancabili ricercatori e prototipatori. L’empatia è il primo passo fondamentale. Per comprendere i problemi da risolvere bisogna diventare innanzitutto agnostici, scendere dal podio del deus ex machina dei portatori di paradigmi e ascoltare senza pregiudizio.

Noi designer quando progettiamo un servizio o un prodotto per gli altri utilizziamo sempre più spesso gli strumenti dell’empatia, ma come potremmo usare questa pratica quando progettiamo per noi stessi?

Così come risulta fondamentale entrare in empatia con gli utenti quando si progettano soluzioni per soddisfare le loro esigenze, potremmo prendere decisioni migliori per il nostro futuro entrando in empatia con il nostro io di domani?

Il nostro futuro è la meta più selvaggia da visitare. Proviamo a farlo insieme.

Tommaso Corà, co-founder di Tipic, pioniere del service design, ha lavorato in contesti internazionali e tenuto lezioni in università in Italia e all’estero. Ha condotto progetti legati a diversi aspetti dell’innovazione: tecnologica, sociale, dei processi, open, sempre a stretto contatto col mercato reale. Oggi lavora con le aziende supportandole nella loro proposta di valore.

Ti aspettiamo in Sala 3, al secondo piano della sede di Viale Margherita (Vicenza). Ci sarà anche la possibilità di seguire via Zoom.

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