Denuncio tutti. Lea Garofalo
Data e ora
“Mi assumo tutta la responsabilità per l’omicidio di Garofalo Lea”. Così Carlo Cosco, ex compagno di Lea, confessa in aula il suo delitto.
Informazioni sull'evento
IMPORTANTE: L’ingresso a ciascuno dei tre spettacoli teatrali (24, 27 e 29 maggio) costa 10 euro, ma è possibile beneficiare della formula “abbonamento 3 spettacoli” dal costo di 20 euro per assistere a tutte e tre le rappresentazioni. Per usufruire dell’abbonamento è sufficiente iscriversi ai tre eventi teatrali.
“Mi assumo tutta la responsabilità per l’omicidio di Garofalo Lea”. Così Carlo Cosco, ex compagno di Lea, confessa in aula il suo atroce delitto.
È il 24 novembre 2009 quando la prima testimone di giustizia calabrese scompare senza lasciare tracce, l’ultimo avvistamento un’immagine di una telecamera di Corso Sempione a Milano. Una battaglia, quella di Lea, durata quasi 7 anni, da quel lontano giorno del 2002 in cui entra nella caserma dei carabinieri di Petilia Policastro e inizia a raccontare tutto quello che ha visto.
La ‘Ndrangheta è un modello di vita, una cultura, uno stato nello Stato che spaccia, appalta e uccide e Lea racconta di come Milano sia ormai impregnata di questo malaffare che ha origini storiche in Calabria ma che ormai ha infettato tutto il Nord Italia. Fa nomi e cognomi, riporta luoghi, ore e date e viene “deportata” con la figlia Denise, ancora bambina, su e giù per l’Italia nel programma di protezione per i testimoni di giustizia.
Giovanni Gentile e Barbara Grilli raccontano del coraggio di Lea, sola contro tutta un’organizzazione mafiosa, contro una cultura radicata da secoli, contro un clan di pericolosi criminali assassini. Ma raccontano anche del cancro ndranghetista che infetta l’edilizia pubblica, l’economia e la finanza e di come la ‘Ndragheta sia entrata, prepotentemente, nella stanza dei bottoni del Paese.