COVID-19: LO SPIRITO UMANO VERSO LA RICERCA DELLA VERITÀ
Data e ora
In questa giornata studio, desideriamo porre basi costruttive per un dialogo tra uomini e donne di scienza e di fede.
Informazioni sull'evento
Il Comitato spontaneo La gente come noi Terni e l’Associazione Trilly APS organizzano la giornata studio “COVID-19: LO SPIRITO UMANO VERSO LA RICERCA DELLA VERITÀ”.
Si è parlato tanto, in questi mesi, dei disagi vissuti da milioni di persone che hanno nutrito dubbi sui cosiddetti vaccini anti Sars COV 2 e che hanno a volte preferito essere ostracizzate, insultate e sospese dal lavoro – o perderlo definitivamente – pur di non farsi inoculare questo siero sperimentale.
Si parla sempre di più del dramma degli effetti avversi, spesso fatali, che interessano un numero crescente e spropositato di persone, tenuto abilmente nascosto da molte autorità e dai media mainstream; persone che si erano fidate e che adesso vengono abbandonate e dimenticate perché la loro stessa esistenza rappresenta uno scandalo per la gestione ufficiale dell’emergenza.
Si è parlato della crisi della scienza, della politica, dell’assetto democratico e internazionale, dei conflitti di interesse e delle violazioni dei diritti costituzionali che hanno caratterizzato l’emergenza pandemica.
Si è parlato poco o per nulla del disagio spirituale dei fedeli cattolici che, in questi anni di “presunto rischio pandemico per agenti virali trasmissibili” si sono sentiti abbandonati da istituzioni ecclesiastiche divenute sempre di più portavoce di presunte verità della politica o dell’economia piuttosto che delle verità eterne rivelate da Dio.
Per il mondo cattolico, la crisi pandemica è stata una crisi di fede che ha visto mascherine e farmaci magici sostituire i sacramentali, la Bibbia e l’ordine della carità, che ha visto chiudere le chiese mentre rimanevano aperti i supermercati, i tabaccai, le farmacie e altre attività commerciali ritenute essenziali. Il tabernacolo, l’Eucarestia, il Santissimo sacramento, il pane che conduce alla vita eterna ha dovuto cedere il passo a quello che perisce perché l’emergenza sanitaria ha rivelato i veri valori della società di oggi che, purtroppo, paiono guidare perfino le gerarchie ecclesiastiche.
Per il mondo cattolico, la crisi pandemica è stata una crisi di fede che ha visto mascherine e farmaci impropriamente detti “vaccini” sostituire i sacramentali, la Bibbia e l’ordine della carità, che ha visto chiudere le chiese mentre rimanevano aperti i supermercati, i tabaccai, le farmacie e altre attività commerciali ritenute essenziali. Il tabernacolo, l’Eucarestia, il Santissimo sacramento, il pane che conduce alla vita eterna ha dovuto cedere il passo a quello che perisce perché l’emergenza sanitaria ha rivelato i veri valori della società di oggi che, purtroppo, paiono influenzare perfino le gerarchie ecclesiastiche.
Ma perché la Chiesa dovrebbe considerare priorità mondiale assoluta un virus che – pur secondo i conteggi discutibili – avrebbe causato per due anni circa 3 milioni di morti l’anno, in grande maggioranza in età avanzata, quando ogni anno muoiono di fame 9 milioni di persone, di cui più di un terzo in età pediatrica? Per non parlare delle emergenze costanti, che per il Cattolicesimo sono ben più gravi del COVID-19, legate ad esempio all’aborto, all’eugenetica, all’eutanasia e alla persecuzione religiosa. Perché la Chiesa dovrebbe trarre direttive morali vincolanti su farmaci contro il Sars-Cov-2 da quelle stesse autorità civili che promuovono e favoriscono azioni e assetti contrari alla dottrina morale cattolica?
Il convegno di oggi è diviso in due parti.
La prima è strettamente medico scientifica e vuole offrire un punto di vista indipendente e diverso dalla narrativa dominante, purtroppo finora virtualmente ignoto anche in ambienti ecclesiali, con l’auspicio di aprire una discussione basata su informazioni più complete (non solo sul bilancio tra danni e benefici di questi vaccini per gran parte degli individui, ma anche sul rischio che possano essere controproducenti proprio nel tutelare la comunità).
La seconda si incentra soprattutto sul rapporto tra pandemia e Cattolicesimo.