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BALERA
BALERA è uno spettacolo realizzato con i detenuti attori della Casa Circondariale di Capanne
Quando e dove
Data e ora
Località
Teatro Morlacchi 13 Piazza Francesco Morlacchi 06123 Perugia Italy
Mappa e indicazioni
Come arrivare
Informazioni sull'evento
Balera è una pausa dal tempo e dallo spazio della realtà.
È il terzo capitolo di una ricerca portata avanti insieme ai detenuti che via via hanno partecipato alle edizioni di Per Aspera ad Astra all’interno della Casa Circondariale di Capanne negli ultimi tre anni.
Se guardo l’esperienza a ritroso, giocando con il tempo, vedo che la materia studiata ha subìto una trasformazione mentre cercavamo ne Gli Uccelli di Aristofane il nostro racconto della libertà. Abbiamo estratto da quell’opera alcuni temi che rivisti ora tutti in fila, dal futuro rispetto a dove avevamo iniziato, hanno una consequenzialità che assomiglia alla sublimazione dello stato della materia.
In principio era il cemento, lo spazio urbano, i metri quadrati abitati dalle persone, il linguaggio della strada e la proporzione tra spazio fisico e spazio interiore; questo era Voliera, il nostro primo passo.
In un secondo momento abbiamo avviato un processo creativo che ha coinvolto anche la partecipazione di cittadini volontari al dialogo artistico con i detenuti, utilizzando la corrispondenza. In questa fase ci siamo interrogati su tutto ciò che forma e forse condiziona la libertà individuale, come il mondo affettivo e sociale influenzano in maniera più o meno consapevole le nostre scelte; abbiamo provato ad interferire con i condizionamenti che sono emersi da quel confronto. Lenti e Abito Persona sono state le restituzioni del percorso, rispettivamente una serie di brevi video performativi e una mostra fotografica relazionale.
Balera nasce dallo spostamento di una lettera, un pretesto che apre a un gioco sui contenitori e sui contenuti, a indicare che il luogo di partenza sarà trasfigurato e abbandonato.
Galera con la B è solo il primo spostamento, ne seguono altri che sono orientati verso spazi metafisici: in questo senso è stato un percorso di sublimazione.
Ne Gli Uccelli di Aristofane ci si sposta dal mondo umano a quello degli uccelli, considerando anche quello degli Dei, i due protagonisti cercano di capovolgere l’ordine gerarchico di quei tre mondi per sfruttarlo anziché subirlo, cercano la libertà incondizionata nel potere incondizionato.
Io mi sono chiesta invece se si potessero sovvertire le regole del gioco, superando le gerarchie e le strutture conosciute per avvicinarsi ad un altro tipo di libertà.
Fino ad ora abbiamo esplorato il limite, abbiamo osservato come la libertà individuale si scontra con la realtà, siamo passati dalle circostanze concrete geografiche e sociali a quelle più astratte e inconsce, ma comunque condizionanti. Nella ricerca di una libertà più ampia o più pura ho avuto la sensazione che mi dovessi spostare dall’uomo, come se l’uomo per sentirsi più libero si dovesse spostare da sé. Mi sono rivolta ad altri testi per proseguire questo racconto: Genesi e Tempo di Guido Tonelli e L’ordine del tempo di Carlo Rovelli.
Al Cern di Ginevra si studiano le particelle che hanno dato origine all’universo all’interno di un acceleratore, in Balera si cerca di sollecitare la relazione tra le persone in assenza di realtà, come a voler staccare chi siamo dal racconto stratificato di chi siamo.
In Balera ci si proietta fuori dall’atmosfera, si cerca un luogo zero, la cifra dell’universo, dentro di noi.