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"Al tempo della Prima Melodia" - Giovanni Arcuri Quartet
Un progetto dove il jazz si unisce al sound mediterraneo dando spazio al carattere melodico di un tema musicale.
Quando e dove
Data e ora
Località
Istituto Professionale Per L'Industria E L'Artigianato Per Ciechi T. Ardizzone Gioeni 595 Via Etnea 95125 Catania Italy
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Come arrivare
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Informazioni sull'evento
Pianoforte: Giovanni Arcuri
Chitarra: Claudio Cusmano
Basso e contrabasso: Fabrizio Sciacca
Batteria: Peppe Tringali
Al tempo della prima melodia
Un progetto dove il jazz si unisce al sound mediterraneo dando spazio al carattere melodico di un tema musicale.
La melodia piacevole aspetto della musica è uno strumento espressivo, capace di giungere all ‘ orecchio di un pubblico meno avvezzo ad un linguaggio complesso come il jazz.
Nel 2006 la passione e la ricerca sugli effetti del suono legato alle emozioni, lo porta a conoscenza dell’accordatura Aurea a 432 hertz rispetto ai 440 hertz usati oggi. Tale intonazione è conosciuta come la divina frequenza, in armonia con la natura e benefica per l’essere umano, utilizzata da Stradivari e sostenuta da Verdi, nota come l’accordatura di Verdi.
Nello stesso anno, il passo successivo, è stato l’incontro con il Dott. Michelangelo Catalano, medico chirurgo, Presidente della SIMQ (Società Italiana Medicina Quantistica) e Rettore di UNIQUANTUM (Università Quantistica “Giordano Bruno”) un corso di studi che pone al centro di tutto Coscienza, Conoscenza e Condivisione. Grazie ad Uniquantum intraprende un percorso di studio e di ricerca basato sui postulati della fisica quantistica, una scienza che nei primi anni del secolo scorso ha scoperto che la realtà si manifesta e può cambiare a seconda di come la si osserva e che noi siamo i protagonisti della nostra vita.
Non possiamo avere nessuna esperienza in questo pianeta senza averla osservata e creata attraverso frequenze.
L’acquisizione di nuove informazioni e conoscenze lo portano a modificare la visuale e la percezione della realtà e di come la potenzialità del mondo sonoro può influire in modo armonico o disarmonico sulle emozioni modificando lo stato di coscienza.
La fisica dei quanti ha dimostrato che nel nostro universo tutto è vibrazione, oscillazione in continuo divenire. L’essere umano è paragonato a uno strumento musicale estremamente complesso. Ogni cellula e ogni organo del nostro corpo trasmette continuamente frequenze della vita fisica, emozionale, mentale e spirituale. Quando pensiamo, stiamo generando onde di frequenza e i nostri pensieri, come melodie, creano armonia o disarmonia nella nostra esistenza.
Passato e futuro sono solo un’illusione della nostra mente. Viviamo solo in un continuum di presenti in grado di creare e co-creare insieme agli altri ogni evento che accade nella vita di tutti i giorni potendolo modificare in qualunque istante, “qui e ora”. Il jazzista lo chiama “interplay.”
Di conseguenza, anche il jazz è quantistico, si crea e agisce all’improvviso seguendo l’ispirazione del momento in connessione con una coscienza creatrice.
L’arte di improvvisare rivela la realtà istantanea dell’artista avendo la possibilità di esprimere le proprie emozioni dando l’opportunità immediata al pubblico di percepirle secondo il proprio sentire. Non è un caso se nel periodo del be-bop il geniale sassofonista Charlie Parker compose un blues “NOW’S THE TIME”
Più di 50 anni fa John William Coltrane, sassofonista e compositore statunitense, considerato uno dei più grandi della storia del Jazz, credeva in un linguaggio mistico della musica. Il suo studio della musica indiana lo portò a credere che certi suoni e scale potessero produrre significati emotivi specifici e che l’obiettivo di un musicista era comprendere queste forze, controllarle e suscitare una risposta emotiva dal pubblico.
Stimolato da questa esperienza, prende corpo l’intenzione di un progetto abbastanza ardito. L’arte interconnessa alla scienza.
Creare un viaggio musicale insieme al pubblico alla scoperta degli infiniti campi della conoscenza, dove l’arte del suono e l’emozione della musica si affiancano al mondo scientifico.
Ecco perché Siamo Sempre Stati…Suono.
Alla luce di tutto ciò, dopo anni di ricerca e riflessione compositiva nasce un nuovo progetto che uscirà nel prossimo autunno. Il titolo “Al tempo della prima melodia” riprende le orme del primo disco, il jazz unito al sound mediterraneo, dando spazio al risalto della cantabilità di un tema musicale.
La melodia, potente e piacevole aspetto della musica è uno strumento espressivo, capace di giungere all’orecchio di un pubblico meno avvezzo ad un linguaggio complesso come il jazz.
“TUTTO CIO’ CHE FACCIAMO È MUSICA” (John Cage)