L’Istituto Svizzero ospita un laboratorio di due giorni e due performance curate da Léa Katharina Meier, che invita diversi artistə e attivistə a condividere la loro ricerca performativa. L’obiettivo è quello di creare un archivio sentimentale, corporeo e incarnato di pratiche artistiche, generando contro-narrazioni dissidenti e una collettività emotiva. Così che «insieme possiamo piangere di gusto fino a farcela addosso, vergognarci e gongolare per le possibilità della nostra immaginazione».
19:00-19:20 ― All together as one!
Performance di Marlène Charpentier, in inglese. La performer utilizza un linguaggio lamentoso per fare satira sulle dinamiche di potere. Attraverso un’estetica trascinante, ritrae un agente immobiliare ossessionato dai moderni simboli del potere. Ispirato da “Man for a Day” di Diane Torr, Charpentié crea un personaggio arrabbiato e clownesco, capovolgendo i tradizionali ruoli di genere.
H19:30-19:50 ― La Grande-Biblioteca-Bagnata-Umida-Lubrificata-Vergognosa
Performance di Léa Katharina Meier con la collaborazione di Mayara Yamada, si terrà in italiano e inglese. Che cos’è una pratica collettiva della vergogna? Attraverso questa domanda, Léa Katharina Meier, in collaborazione con l’artista Mayara Yamada e varie rappresentazioni dell’esperienza della vergogna, invita a una condivisione performativa, ancora in corso di definizione, ma che promette di essere un’esperienza profondamente imbarazzante e coinvolgente.
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