Osservare il Mare / Observing The Seas

Pannello azioni

Osservare il Mare / Observing The Seas

Di Distretto Ligure delle Tecnologie Marine

Data e ora

mar, 20 mag 2014 14:30 - 18:30 CEST

Località

Terminal Crociere - Piano Terra

Largo Fiorillo Michele 19136 La Spezia Italy

Descrizione

La ricerca che nasce sul territorio ligure: Centri di Ricerca, Università ed Imprese in una giornata dedicata al monitoraggio, alla salvaguardia dei nostri oceani e mari e alle nuove opportunità di sviluppo economico sostenibile.

L’evento, rientra nell’ambito della Giornata Europea del Mare promossa dalla Commissione Europea sin dal 2007 e che viene celebrata il 20 maggio di ogni anno per mettere in luce il ruolo fondamentale degli Oceani e dei Mari nell'ecosistema globale.

Un momento di incontro fra Cittadini, Imprese e Mondo della Ricerca per capire come viene e verrà visto, osservato ed analizzato il nostro pianeta Blu, oggi e nel futuro.


Gli interventi

GLI OCCHI PUNTATI. Infrastrutture e networks

14.45 Lab_MARE La Stazione del Mar Ligure di Levante (EMSO - European Multidisciplinary Seafloor and water column Observatory)

Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)

Dott.ssa Marina Locritani

EMSO (European Multidisciplinary Seafloor Observation) è un’infrastruttura di ricerca ESFRI (Forum Strategico Europeo per le Infrastrutture di Ricerca) e consiste in una rete europea di osservatori marini profondi cablati distribuiti tra l’Artico e il Mar Nero passando dal Mediterraneo. Questa rete europea di punti fissi (osservatori marini profondi) ha l'obiettivo scientifico di base di monitorare i processi ambientali legati all'interazione tra geosfera, biosfera e idrosfera, e deve garantire attività di monitoraggio in real-time e a lungo termine. Infatti EMSO opera nell’ambito del rischio geologico, dei cambiamenti climatici e degli ecosistemi marini. L’INGV è il coordinatore europeo e nazionale del progetto e accanto a lui lavorano dodici istituti di ricerca con sede in diverse parti d’Europa. Recentemente è stato stipulato un accordo tra INGV e DLTM per collaborare alla costituzione di uno dei nodi previsti dal progetto EMSO: il nodo ligure. Alcuni istituti di ricerca e imprese del territorio spezzino stanno collaborando a questo progetto.

15.05 Il prototipo di infrastruttura informatica EMODnet per la condivisione e la distribuzione di dati meteo-oceanografici

ETT S.p.A.

Ing. Antonio Novellino

I dati delle reti regionali (Mare del Nord, Baltico, Mare Artico, Nord Est Atlantico, Mar Mediterraneo e Mar Nero) di osservazione dell'ambiente marino sono resi disponibili attraverso il prototipo della 'Rete Europea di Osservazione e di Dati dell'Ambiente Marino' (EMODnet). Ma non solo: i servizi di visualizzazione permetteranno a tecnici, ricercatori ed anche al pubblico interessato di accedere in maniera semplificata a numerose librerie di dati. I vantaggi di un migliore accesso ai dati potrebbero essere così concretizzati:

CASO n. 1: Gestione delle attività marine

CASO n. 2: Protezione contro l'erosione delle coste

CASO n. 3: Impianti e gestione di impianti eolici offshore

CASO n. 4: Dati idrografici per ottimizzare le rotte di navigazione.

PRE-VEDERE! La Modellistica marina

15.25 ll moto ondoso e l’idrodinamica 3D come basi per la previsione della qualità delle acque e la gestione delle emergenze nel Mar Ligure

DHI-Italia

Ing. Andrea Pedroncini

Da diversi anni il Gruppo DHI collabora con l’Agenzia Regionale per la protezione dell’Ambiente Ligure (ARPAL) per la messa a punto di un sistema modellistico previsionale integrato che, a partire dalla simulazione delle principali variabili fisiche (onde, correnti, temperatura, salinità) sia in grado di supportare l’Agenzia in relazione alla previsione della qualità delle acque di balneazione lungo la costa ligure e alla gestione di emergenze determinate da sversamenti accidentali di inquinanti, di idrocarburi o da possibili bloom algali della cosiddetta “alga tossica” (Ostreopsis ovata), sempre più presente nel Mar Mediterraneo. La presentazione illustrerà le attività già completate e quelle avviate.

15.45 Integrare osservazioni e modelli: l'approccio vincente oper le previsioni marine nel Mar Ligure

Istituto di Scienze marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISMAR-CNR)

Dott. Marcello G. Magaldi

L'Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche, sez. di La Spezia, ha consolidate competenze nello studio dei processi che regolano il trasporto e la dispersione di sostanze in mare.

La sua caratteristica fondamentale è quella di utilizzare un approccio integrato e tridimensionale, dove osservazioni all'avanguardia di diverso tipo e modelli numerici innovativi vengono combinati insieme per lo studio della dispersione di inquinanti, soprattutto per quelli derivanti da incidenti e sversamenti di idrocarburi.

Le correnti superficiali vengono generalmente misurate in due modi diversi:

a) con strumenti che vanno alla deriva con le correnti e la cui posizione in mare viene rilevata attraverso localizzatori satellitari di diverso tipo;

b) con il sistema di radar costieri in dotazione all'Istituto (esempi di correnti nelle ultime 48 ore sono visibili alla pagina http://radarhf.ismar.cnr.it ).

Queste due metodologie di misura forniscono informazioni sulla velocità in superficie ma non in profondità. I modelli numerici sono invece in grado di fornire dati di velocità anche nella dimensione verticale. I loro risultati dipendono dalle condizioni iniziali e dalle parametrizzazioni utilizzate e devono quindi essere continuamente validati attraverso i dati osservati.

Nella presentazione si mostreranno le misure effettuate insieme ai modelli ed al software di fusione di dati sviluppati da ISMAR ed applicati al Mar Ligure.

16.25 Il Progetto POLE - L'Antartide vista da sotto il pack - Monitoraggio di strutture biologiche nell'ambiente marino Antartico

Istituto di Studi sui Sistemi Intelligenti per l'Automazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISSIA-CNR)

Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISMAR-CNR)

Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA)

Dott. Giorgio Bruzzone

Sotto il ghiaccio c’è vita! Già nel 2004 erano state trovate sotto la banchisa antartica enormi quantità di uova di pesce in fase avanzata di sviluppo, tra i cristalli di ghiaccio e a temperature al limite del congelamento (-1.92°C). L’intervento descriverà le attività di due progetti finalizzati allo studio del ciclo vitale di un pesce polare che si trova al centro delle catene trofiche antartiche determinando il sostentamento diretto ed indiretto di tutti predatori di apice, dai pinguini alle foche, ai cetacei: l’Antarctic silverfish (Pleuragramma antarcticum).

I due progetti sono stati sviluppati in seno alla XXIX campagna antartica estiva 2013-2014, promossa nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA) e finanziata dal Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca e sono:

POLE - towards Persistent and autonomous mOnitoring and sampLing of undErsea ice

RAISE - Ricerche integrate sulla ecologia dell'AntarctIc Silverfish nel MarE di Ross.

Durante lo svolgimento di questi progetti sono state effettuate campagne di monitoraggio per misurare l’estensione dell’area di riproduzione dell’Antartic silverfish (tramite campionamenti diretti e R.O.V. (Remotely Operated Vehicles) portatili per monitorare la superficie inferiore della calotta di ghiaccio) e soprattutto per capire la relazione di questa specie con il ghiaccio marino durante il ciclo vitale.

16.45 "Ascoltare il mare" - il progetto EDA PoMM per il monitoraggio dei cetacei

CSSN Centro di Supporto e Sperimentazione Navale

C.F. Nello Meneghetti

CIBRA Università degli Studi di Pavia Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente - Centro Interdipartimentale - Centro Interdisciplinare di Bioacustica e Ricerche Ambientali

Prof. Gianni Pavan

La conferenza intende illustrare il tema della protezione dei mammiferi marini dal rumore generato dalle attività umane e le iniziative avviate dalla Marina Militare per mitigare il rischio che le operazioni navali interferiscano negativamente con l’ambiente marino.

Il Direttore del Centro Interdisciplinare di Bioacustica e Ricerche Ambientali (CIBRA) presso l’Università di Pavia, introdurrà l’argomento evidenziando le peculiarità che rendono questi animali particolarmente sensibili alle emissioni di rumore in acqua e riportando esempi significativi del danno che le attività umane incontrollate possono arrecare loro.

Il rappresentante del CSSN esporrà, quindi, le iniziative intraprese dalla Marina Militare a partire dagli anni Novanta per la mitigazione del rischio, andando poi a descrivere più approfonditamente il progetto Protection of Marine Mammals (PoMM), realizzato nell’ambito dell’European Defence Agency (EDA), i risultati da esso conseguiti e gli sviluppi futuri attualmente prevedibili.

17.25 Droni sottomarini a caccia di relitti

Edgelab s.r.l.

Dott. Michele Cocco

Da migliaia di anni a storia dell'umanità è legata indissolubilmente al mare ed alla navigazione, un elemento fondamentale del sistema economico dei popoli dell’antico Mediterraneo che ancora oggi fa parte della vita economica, sociale e culturale delle comunità che si affacciano sul mare nostrum. Non deve quindi stupire che i nostri fondali siano ricchi di relitti, testimonianze della nostra storia e cronaca passata e recente. La tecnologia degli AUV (Autonomous Underwater Vehicles, veicoli autonomi sottomarini) fornisce un ausilio potente alla scoperta, studio e messa in sicurezza di tale patrimonio sommerso. Tali droni sottomarini sono in grado di effettuare complesse missioni di ricognizione sottomarina trasportando un carico di sensori in grado di ridurre enormemente tempi e costi di tale tipo di operazioni.

Nati dalla ricerca oceanografica e militare, gli AUV si stanno rapidamente diffondendo in tutti i campi delle attività del mare anche se la loro complessità e costo risulta ancora elevata. Lo sviluppo della tecnologia va quindi in direzione di dispositivi sempre piu' efficienti e semplici ed in grado di cooperare in sciami.

GLI SGUARDI DEL FUTURO

17.50 La scuola di domani: best practices nel monitoraggio marino

Percorsi nel BLU

Dott.ssa Erika Mioni

Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISMAR-CNR)

Dott.ssa Silvia Merlino

Verranno illustrati due progetti educativi per scuole Primarie e Secondarie: “Percorsi nel BLU” e SEACLEANER. Il primo, nato grazie a una docente dell'ISA 2 "2 Giugno", è finalizzato alla promozione e alla divulgazione scientifica della biologia marina, partendo dalle potenzialità ambientali che il territorio stesso offre ai bambini, ragazzi ed adulti, creando nuove opportunità didattiche di continuità verticale in ambito scientifico, coinvolgendo le istituzioni e anche le altre realtà scolastiche e promuovendo attività di orientamento. Il secondo, nato dalla collaborazione di ISMAR-CNR e DLTM con l'IIS "Capellini-Sauro", verte sull’analisi della marine litter - rifiuti spiaggiati di origine antropogenica (plastiche, metalli, etc.) - e della sua dispersione nel Mar Mediterraneo, con particolare attenzione all’area del Mar Ligure. Al termine della conferenza (ore 18:30) il pubblico avrà la possibilità di visitare la Goletta Pandora coinvolta nel Progetto “Navigazione e Ricerca Scientifica nel Golfo” (in collaborazione con ISMAR-CNR, DLTM, Autorità Portuale della Spezia, Associazione “Il Golfo e la Cultura del Mare”, IIS “Capellini-Sauro”, Associazione Vela Tradizionale ASD, ARPAL e Lega Navale Italiana).


Fine vendite